Legnano, in piazza per chiudere l’inceneritore

Il comitato che si oppone al rilancio dell’inceneritore Accam si è dato appuntamento in piazza San Magno

Attorno all’inceneritore di Borsano si sta consumando una battaglia politica

Attorno all’inceneritore di Borsano si sta consumando una battaglia politica

Legnano - Mancava "la piazza", almeno a Legnano, perché a Busto Arsizio gli oppositori del progetto avevano già manifestato dandosi appuntamento nelle strade della città: oggi alle 18 e 30 in piazza San Magno i comitati che si oppongono al piano di salvataggio di Accam, che in un modo o nell’altro garantirà la sopravvivenza dell’inceneritore di Borsano, colmeranno questa lacuna con una manifestazione che ha come unico punto di arrivo "spegniamo l’inceneritore". La manifestazione precede il passaggio in consiglio comunale a Legnano del documento che segnerà l’avvio della newco tra Amga Legnano (attraverso Aemme linea ambiente), Agesp Busto Arsizio e Cap holding, la nuova società chiamata a risanare i conti garantendo almeno 12 anni di funzionamento all’impianto di Borsano.

«Nei prossimi giorni i Consigli comunali della nostra zona saranno chiamati ad approvare il salvataggio di Accam dal fallimento e la continuazione dell’attività dell’inceneritore di Borsano per oltre 12 anni – è la tesi gli organizzatori della manifestazione, veicolata dal volantino fatto circolare in questi giorni -. Accam è in dissesto e, se non venisse salvata, fallirebbe immediatamente con la conseguenza del definitivo spegnimento del suo malefico inceneritore, che non potrà essere venduto dal fallimento ad altri perché il terreno e gli edifici sono di proprietà del Comune di Busto Arsizio. Questo inceneritore è di tecnologia obsoleta, e totalmente inutile perché i rifiuti prodotti in Lombardia sono meno della metà di quelli che possono essere bruciati nei 13 impianti della nostra regione ed è gravemente danneggiato da un incendio.  Soprattutto ha diffuso nell’aria che respiriamo sostanze altamente nocive come la diossina, i furani, il Pcb ed il mercurio".

Secondo gli organizzatori della manifestazione la newco, accollandosi i debiti di Accam, fa "un uso distorto dei capitali pubblici" e ad avere vantaggi da questa situazione saranno EuroPower ed Ecoeridania: "Alla gratitudine di chi conseguirà così importanti benefici economici si aggiungerà quella dei responsabili del dissesto di Accam a cui verrà assicurata l’impunità con la liberazione della società dai debiti e con il salvataggio dal fallimento". "Le delibere in votazione decidono solamente il salvataggio di Accam e la nuova gestione dell’inceneritore da parte della New.Co e si limitano a prendere atto di buoni e vaghi propositi di futura economia circolare, cioè di recupero dei rifiuti", viene poi spiegato nel volantino riprendendo una tesi che a Legnano ha trovato espressione attraverso Franco Brumana, del Movimento dei cittadini.