Mensa asilo Bressana Bottarone, nel risotto per i bimbi spunta un ago

Bressana Bottarone, ad accorgersi è stata la cuoca della materna: solo così non c’è stato alcun incidente

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BRESSANA (Pavia)

di Stefano Zanette

Un ago nel riso, nella mensa dell’asilo. Un grave pericolo scampato, grazie all’attenzione della cuoca, che ha poi segnalato l’episodio non solo alla società che gestisce la mensa e alla direzione della scuola d’infanzia, ma anche ai carabinieri della locale Stazione, che stanno procedendo con gli accertamenti sull’accaduto, insieme all’azienda sanitaria territoriale di Pavia, per quanto di sua competenza.

E’ successo venerdì nel punto cottura della scuola d’infanzia di Bressana Bottarone, la cui mensa è gestita da Asm Voghera. La cuoca, mentre stava versando il riso in una pentola per preparare il pranzo dei bambini, ha trovato un ago. Proprio un ago da sartoria, appuntito e ovviamente molto pericoloso se fosse finito nella pentola e poi nei piatti, soprattutto di bambini. Per fortuna, anzi per l’attenzione prestata dalla cuoca nella preparazione del cibo, l’anomala e potenzialmente pericolosa presenza di quel corpo estraneo non è passata inosservata e il ritrovamento non ha dunque avuto nessuna conseguenza. Resta da accertare come sia potuto finire il pericoloso ago nel pacchetto del riso. Su questo possono essere fatte per il momento solo ipotesi, tutte al vaglio di chi sta effettuando gli accertamenti che dovranno far emergere eventuali responsabilità, colpose o dolose. Non può essere per ora esclusa alcuna ipotesi, né accidentale né volontaria, anche se un simile gesto doloso parrebbe immotivato, dunque poco probabile. E l’ipotesi accidentale non sminuisce la potenziale pericolosità. Anche perché i prodotti alimentari dovrebbero essere sottoposti a procedure e controlli che possano scongiurare simili episodi, che quando accadono sono l’evidente conseguenza di una falla in qualche passaggio, che deve essere scoperta prima che possa provocare ulteriori rischi e pericoli. L’unico aspetto non negativo della vicenda è la professionalità dimostrata dalla cuoca, che ha preservato i bambini da ogni rischio.

Nel denunciare l’accaduto, la scrupolosa cuoca ha precisato che il pacchetto del riso era già stato aperto qualche giorno prima e poi conservato nella dispensa dello stesso punto cottura della scuola. E la cosa complica un po’ la ricostruzione dell’accaduto. Non è infatti dato sapere se l’ago si trovasse già nel pacchetto del riso confezionato o se ci possa essere finito dentro successivamente, una volta che era già stato aperto. Ovviamente l’accaduto avrà già fatto scattare una serie di accurati controlli, sia sulle forniture del prodotto che sulle modalità di conservazione e anche di accesso alla dispensa. Un ago da sartoria pare un elemento del tutto estraneo sia alla lavorazione che alla conservazione del riso, a meno che non si tratti di sacchetti cuciti a mano, ma è una tipologia decisamente poco frequente.