Mazzafame cerca una biblioteca "Ci sono seimila libri da collocare"

Antonio Tola del centro Pertini lancia un appello al Comune "Fare cultura aiuta a combattere il disagio giovanile"

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Il quadro, negli ultimi anni, si è arricchito di parecchi colori gradevoli. Ciò non toglie, però, che qualche pennellata in più sia ancora necessaria. Antonio Tola è tra i referenti del "Centro sociale Sandro Pertini" di via dei Salici. E, se dalla bocca ti esce la domanda: di che cosa avrebbe ulteriormente bisogno il quartiere Mazzafame non sta a pensarci mezzo minuto e risponde con la velocità di uno sputnik e con dovizia di particolari.

Del resto chi, come lui, vive nel quartiere da svariati anni le idee ha avuto tutto il tempo e la possibilità di metterle ben in ordine. Primo capitolo, il contrasto al disagio giovanile. "Abbiamo già fatto presente al comune – spiega– che occorrerebbe una maggiore attenzione rispetto alla problematica del disagio giovanile presente nel quartiere, ci sono ragazzi di dodici- tredici anni che sono quasi ai margini del percorso scolastico con i quali occorre davvero impostare un percorso di dialogo, teniamo poi conto che alcuni di essi provengono anche da famiglie problematiche". Ragazzi che, "in apparenza – prosegue Tola – sembra possano spaccare il mondo tanta è l’energia presente in loro ma in realtà hanno delle fragilità per le quali devono essere aiutati".

Il secondo e il terzo punto bussano anch’essi alla porta delle istituzioni, ma questa volta sul piano culturale e burocratico. Che è poi un volano prezioso per migliorare anche quello sociale. Capitolo burocrazia, nel noble esprit del termine. Tola schiarisce la voce e riparte: "Ci sarebbe sicuramente bisogno di uno sportello di carattere amministrativo – spiega – per esempio di un distaccamento dell’ufficio anagrafe nel quale poter rinnovare le carte d’identità". Per quanto riguarda la cultura, il Centro Pertini dispone di un tesoretto fatto di circa seimila libri. "Li abbiamo collocati nei nostri armadi – dice – dopo averli raccolti da ogni parte per impedire che finissero al macero, però ci servirebbe uno spazio biblioteca in cui poterli contenere e ordinare in modo migliore e nel quale fossero a disposizione di tutti". Le direttrici lungo cui Mazzafame vuol fare correre il suo ulteriore sviluppo hanno insomma idee chiare. La palla è ora nel campo del comune.

Cristiano Comelli