Magenta, al Quasimodo si spegne la musica

Solo dodici iscritti, a settembre non ci sarà una nuova prima al liceo

Il liceo musicale Quasimodo di Magenga (Garavaglia)

Il liceo musicale Quasimodo di Magenga (Garavaglia)

Magenta (Milano), 20 febbraio 2019 - «Stiamo facendo tutto il possibile. Abbiamo contattato, anche attraverso la preside, licei milanesi dove eventualmente potrebbe esserci un esubero di iscritti,così da dirottarli su Magenta. Ma la questione dovrebbe risolversi al massimo nel giro di qualche giorno». A parlare è il vicesindaco Simone Gelli, che ha la delega anche alle Politiche educative.

Il tema è quello legato alla mancata composizione della prossima classe prima del liceo Salvatore Quasimodo ad indirizzo musicale. A questo proposito, però, Gelli tiene a precisare: «Magenta non perde il liceo musicale. Rimane la possibilità che si possa comporre una classe prima. Però, questa vicenda ci ha dato modo di fare una riflessione: è stato fatto tutto, anche in tema di marketing, per promuovere e far conoscere questa scuola?». La riflessione di Gelli deve essere letta in un contesto più ampio: «Quella di Magenta è l’unica realtà di questo genere, dopo Novara e Milano. Si tratta dunque di un valore aggiunto che dobbiamo sfruttare al meglio, al netto di una crisi demografica che è sotto gli occhi di tutti. Va anche fatto capire che chi compie questa scelta non si preclude nel futuro scelte universitarie di alcun tipo».

Quanto al prossimo anno i numeri sono noti: dodici alunni iscritti che evidentemente non bastano per arrivare al minimo richiesto di diciotto. L’Amministrazione frattanto ha incontrato anche i genitori dei ragazzi. Sette di questi nel frattempo si sono iscritti di «scorta» a Novara, al liceo artistico, musicale e coreutico Felice Casorate, alcuni con l’opzione di poter tornare a Magenta qualora la classe venisse avviata. Tra i genitori c’è una malcelata delusione. Appena appresa la notizia - le iscrizioni si sono chiuse il 31 gennaio - molti genitori hanno scritto una lettera per avere chiarimenti alla dirigente Donata Barbaglia.

Seppur le scuole superiori non siano sotto la gestione comunale, l’Amministrazione magentina ha dichiarato di essere stata avvisata con molto ritardo della situazione. In ogni caso, Gelli guarda avanti e non accetta l’idea che la «Città della musica» possa perdere quello che è comunque un vanto per la Magenta. E allora il vicesindaco rilancia pensando di costruire nelle maglie del piano per il diritto allo studio un percorso ad hoc: «L’idea è quella di creare nel piano diritto allo studio un percorso che possa indicare l’indirizzo musicale partendo dalle scuole di Pontenuovo, passando per le scuole medie Baracca per arrivare al liceo musicale come conclusione del ciclo di studi prima del Conservatorio o dell’università». Per la prima volta dunque dal settembre 2014 non ci sarà la classe prima per l’indirizzo musicale al Quasimodo. Che ha dovuto rinunciare ad un’altra ventina di alunni per il liceo linguistico a causa della mancanza di spazi.