Inveruno, gli studenti dell'istituto Marcora non cedono: annunciate nuove proteste

La questione è sempre legata alle strutture interne alla scuola che non funzionano in maniera adeguata: bagni inaccessibili e laboratori inagibili

I ragazzi e le ragazze dell’Ipsia Marcora durante una delle manifestazioni organizzate per segnalare le carenze dell’istituto

I ragazzi e le ragazze dell’Ipsia Marcora durante una delle manifestazioni organizzate per segnalare le carenze dell’istituto

Milano, 18 febbraio 2019 - Studenti sul piede di guerra. Potrebbe avere seguito la protesta degli allievi dell’istituto Marcora di Inveruno messa in scena dagli studenti lo scorso martedì. La questione è sempre legata alle strutture interne alla scuola che non funzionano in maniera adeguata. Il bagno delle ragazze al secondo piano dell’edificio, in particolare, continua a essere inagibile ormai dal tempo. «Sono due anni che il problema esiste - spiegano gli studenti - Questi bagni, nonostante abbiamo più volte denunciato la situazione, non sono ancora utilizzabili. Le ragazze sono costrette a utilizzare i bagni degli altri piani, con evidente disagio per tutti e imbarazzo per lo stesso istituto, una struttura che risulta non essere adeguata alle esigenze degli studenti».

Gli alunni dell’istituto Marcora di Inveruno erano già scesi in piazza a fine ottobre dello scorso anno. Oltre alla questione bagni, in quell’occasione, era stata sollevata la problematica dei laboratori inagibili a causa delle infiltrazioni di acqua nelle aule. Era stato il maltempo autunnale a causare gli allagamenti, tanto che il sindaco Sara Bettinelli era stata costretta a emettere un’ordinanza che dichiarava inagibile l’area sud dell’istituto, quella occupata proprio dalle strutture per esperimenti e prove pratiche. Oggi la situazione dei laboratori è andata via via migliorando. Prima c’è stato il sopralluogo dei tecnici di Città Metropolitana, che hanno verificato la situazione e le zone in cui intervenire. Sono seguiti i lavori, eseguiti a fine novembre, anche per l’interessamento dello stesso primo cittadino che si era mosso con l’ente sovracomunale per chiedere un’accelerazione della pratica. I bagni riservati alle studentesse al secondo piano, però, sono rimasti sempre inagibili e quindi inutilizzabili. «Se la situazione non si sbloccherà in breve tempo torneremo a scioperare - vanno all’attacco i ragazzi - Serve un intervento capillare di sistemazione delle toilette immediato e duraturo. Sono quasi due anni che ci trasciniamo questa situazione incresciosa».

Nei mesi scorsi ad Inveruno era arrivato Roberto Maviglia, il consigliere delegato all’edilizia scolastica di Città Metropolitana che, oltre al sindaco Bettinelli, aveva incontrato anche la preside del Marcora Marina Fiorellino, i rappresentanti dei docenti e i portavoce degli studenti. Era emerso che le risorse economiche riservate alla scuola da Città Metropolitana per la manutenzione, erano carenti rispetto alle effettive necessità. Questo aveva impedito la sistemazione delle toilette, limitando l’intervento all’urgenza dei laboratori. Adesso, anche sull’onda delle rimostranze degli allievi, la questione torna di attualità. L’appello è ancora all’ente guidato dal sindaco di Milano Giuseppe Sala: «Si faccia qualcosa, questa situazione non è più tollerabile».