Il Pnrr e i sogni di Legnan: dal Sutermeister al Castello

La Giunta ha consegnato i progetti con i quali si riqualifica il tessuto urbano. La priorità al patrimonio artistico, a cominciare da torre Colombera e palestra liberty

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di Paolo Girotti

Dal museo Sutermeister per arrivare fino al castello Visconteo, con altri cinque immobili disseminati tra i due estremi di questo percorso che si snoda lungo il corso del fiume Olona, tutti destinati a lavori di ristrutturazione: è stato l’assessore Marco Bianchi a spiegare in cosa consista il bando finanziato con i fondi del Pnrr per il quale Legnano consegnerà entro la fine del mese di gennaio i progetti al Comune capofila, Parabiago. L’occasione è stata la commissione consigliare di mercoledì durante la quale si è fatto il punto sulle numerose richieste di finanziamento in essere: proprio quella legata al Pnrr non ha mancato di causare anche qualche dubbio e ulteriore richiesta di chiarimento da parte dei rappresentanti della minoranza in commissione.

Del bando avevamo parlato già qualche giorno fa accennando al fatto che il progetto, formulato dai Comuni del Legnanese e del Castanese, partendo dalla riqualificazione ambientale e dalla mobilità sostenibile sugli assi dell’Olona e del canale Villoresi, dovrà avere un importo minimo di 50 milioni di euro: una volta predisposto verrà inviato a Città Metropolitana che valuterà, selezionerà e sottoporrà poi al Governo. Legnano si fa avanti e spera di ottenere fondi con un progetto da otto milioni di euro incentrato sugli edifici, ai quali aggiungere un altro milione e rotti per altri interventi indirettamente collegati. I progetti di fattibilità tecnico economica riguardano interventi di recupero su questi immobili: il museo civico "Sutermeister", la Torre Colombera, l’attuale sede della Croce Rossa Italiana e l’immobile liberty (ex palestra), il Palazzo Leone da Perego, la suineria dell’ex Macello e il Castello visconteo. Agli interventi sugli edifici si aggiunge la proposta di un collegamento di mobilità dolce fra Comuni e la riqualificazione del Parco Castello, proprio quelli che "alzano la posta" della richiesta di contributo da 8 milioni a circa 10. "Si tratta di un’opportunità importante – ha commentato l’assessore Bianchi – per dare forma a quell’obiettivo, "un fiume di cultura", che avevamo dichiarato in campagna elettorale".

Già in commissione, però, alcuni passaggi dubbi sono stati messi in risalto dai componenti della minoranza: la delibera che assegna l’incarico di progettazione necessario per il partecipare al bando è infatti del 27 dicembre, mentre la consegna degli elaborati richiesti, per un valore che supera i 113mila euro, è del 31 dicembre, quattro giorni dopo. Ora è ovvio che il lavoro non è stato compiuto in soli quattro giorni, alla modica cifra di oltre 20mila euro al giorno, ma proprio questo lasso di tempo tanto ristretto, il fatto che sia stato individuato un solo studio professionale al quale rivolgersi, certo seguendo le regole, ma che evidentemente il lavoro fosse iniziato ancora prima dell’affidamento stesso, ha spinto l’opposizione a chiudere ulteriori chiarimenti, quanto meno necessari.