Una rotoballa davanti alla chiesa di Santa Maria in Binda
NOSATE (Milano), 21 settembre 2018 - Rotoballe di fieno e paglia di riso in piazza Borromeo e attorno a Santa Maria in Binda. Non sono cadute accidentalmente da un carro durante il trasporto dalla campagna al fienile. Le ha messe in ordine su spazi pubblici il vigevanese Oronzo Russo, artista dell’associazione Arte il Faro. L’obiettivo è quello di riavvicinare le persone alle cose comuni, alle tradizioni, di creare un filo diretto tra città e campagna. L’installazione multisensoriale ha un titolo Horus, che rimanda al sole, agli astri, all’universo. Vuole essere anche un invito a soffermarsi sulle cose che accadono quotidianamente sotto il nostro sguardo e che per questo, consumate dall’abitudine, perdono il loro senso autentico e la loro capacità di trasmettere sensazioni.
«Le rotoballe e la città incontrandosi si potenziano reciprocamente – ha detto l’autore -. La Civiltà Urbana si incontra con la Civiltà Contadina in uno scambio estetico e culturale ricco di suggestioni. Così un umile elemento del panorama agricolo e della vita contadina acquista forza poetica e bellezza scenica e il paesaggio urbano diventa spazio teatrale dove si rappresenta lo spettacolo inedito e affascinante di diciotto sculture che solo anche la sintesi dell’antico lavoro dei campi e del moderno progresso meccanico. Sotto la luce soffusa di un autunno lombardo il giallo vangoghiano delle rotoballe sprigiona un calore condensato che si fa scultura inattesa e impensata dell’oro del sole».
L’installazione, patrocinata dall’amministrazione, resterà allestita sino a domenica. «La memoria del passato è utile per pensare a come progettare il futuro» ha detto il sindaco Roberto Cattaneo all’inaugurazione. Proprio Oronzo Russo, che è anche progettista, è stato chiamato a disegnare la Nosate del domani: suo è difatti il progetto per la «Piana degli orti» che si farà in paese. Una cinquantina di case nelle vicinanze della piazza centrale i cui oneri di urbanizzazione (già realizzati) verranno compensati con la creazione di un’area sportiva e ricettiva nella zona della Madonna in Binda.