Legnano, a maggio decessi cresciuti del 33 per cento

Il confronto con il quinquennio precedente non lascia spazio a dubbi sull’incidenza del Covid, ma a marzo e aprile era andata peggio

Durante i mesi dell’emergenza sanitaria, il maggior numero di decessi riguardava gli over

Durante i mesi dell’emergenza sanitaria, il maggior numero di decessi riguardava gli over

Legnano, 30 giugno 2020 - Il numero totale dei decessi registrati nel periodo di picco della pandemia, tra marzo e aprile, era stato la cartina di tornasole del devastante effetto del coronavirus, ben oltre le morti ufficialmente riconducibili al contagio: gli stessi dati riferiti ai primi quindici giorni del mese di maggio confermano invece gli effetti positivi delle misure di contenimento messe in atto, così che l’aumento complessivo del numero dei morti – intorno al 33 % - è ancora evidente rispetto alla media del quinquennio precedente, ma con percentuali più ridotte e meno preoccupantiI Comuni di Legnanese, Castanese, Magentino e Abbiatense presi in considerazione nei dati resi noti da Istat sono in totale 44. Il punto di partenza erano i drammatici dati di marzo e aprile, quando i decessi in questo ambito territoriale erano stati in tutto 1.247: la media dei decessi registrati nello stesso bimestre dei cinque anni precedenti aveva superato di poco i 720 morti ed era stato proprio questa impennata nella statistica, riferita a un campione di popolazione considerevole, a restituire una dimensione realistica del fenomeno pandemia e degli effetti sulla mortalità complessiva, cresciuta oltre il 70%.

I primi quindi giorni di maggio hanno ristabilito un poco l’ordine delle cose, anche se l’onda lunga del periodo critico ha lasciato comunque il segno: il numero complessivo di decessi nei primi quindi giorni di maggio è stato, sempre nei 44 comuni, di 204 unità. Un dato che fornisce una proiezione su base mensile ben al di sotto del dato di marzo e aprile e che ha dimensioni diverse anche nel confronto con lo stesso periodo del quinquennio precedente: la media dei decessi negli anni dal 2015 e il 2019, infatti, è pari a circa 153 unità totali (33% in meno rispetto al 2020). La situazione del comune di Legnano è paradigmatica: nei primi 15 giorni di maggio Istat registra 29 decessi in città, contro una media nel quinquennio precedente di crica 22 decessi e un aumento percentuale di poco superiore al 30%.

Negli altri centri di dimensioni considerevoli, la mortalità cresce a maggio in maniera considerevole a Parabiago: i 9,6 decessi medi nel quinquennio 2015/19, infatti, diventano ben 26 nel 2020, con un aumento del 170%. Una crescita superata solo da Cerro Maggiore, dove la media di 5,6 decessi del quinquennio è stata stravolta dai 24 decessi dei primi quindici giorni di maggio 2020. Fatte salve queste eccezioni, nel maggio di quest’anno in 23 dei 44 comuni va anche registrato un calo percentuale nel numero di decessi rispetto alla media dei cinque anni precedenti. Segnali positivi, dunque, che non significano per nulla il "liberi tutti" da molti auspicato e che al momento dimostrano solo l’efficacia dei distanziamenti e delle misure preventive a cui tutti si sono sottoposti.