"Debito milionario, il caso alla corte dei Conti"

Affitti non pagati nelle case del Comune: le morosità raggiungono la cifra record di 1,3 milioni. Brumana: "Si faccia chiarezza"

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di Paolo Girotti

"Interrompere il contratto con Euro.Pa, perché è ridicolo pensare che per anni la questione della morosità degli inquilini delle case del Comune sia stata ignorata così che oggi ammonti a 1,3 milioni. Se il Comune non agirà, la situazione dovrà essere portata all’attenzione della corte dei Conti": Franco Brumana, consigliere del Movimento dei Cittadini che già da qualche settimana batte su questo tasto specifico, ha replicato così all’illustrazione della situazione attuale rispetto al credito vantato dal Comune nei confronti degli inquilini morosi delle oltre 370 case di proprietà. Una gestione che è stata affidata dal 2016 ad Euro.Pa, come spiegato nella ricostruzione affidata all’assessore Marco Bianchi, e che Brumana continua a giudicare totalmente deficitaria. Bianchi nel suo riassunto della situazione ha ricordato le gestioni precedenti, quella di Aler Milano e quella di Aler Busto Arsizio, sino al passaggio temporaneo dell’incarico a Castellanza Servizi: un ultimo passaggio che era stata prodromico all’affidamento a Euro.Pa. Bianchi ha ricordato anche il contenzioso con Aler Milano proprio in riferimento alla gestione delle case comunali e la bollettazione irregolare, riferita in particolare a tre anni di attività, per poi arrivare a "dare i numeri" della situazione attuale. "La situazione ad oggi della morosità può essere ricostruita a partire dal rendiconto 2019 che è stato consegnato al Comune dalla società: le posizioni prese in considerazione sono in tutto 90 e il totale della morosità porta a una cifra di 1 milione e 321mila euro – ha ricordato Bianchi -: di questi 464mila euro sono riferiti al periodo sino al dicembre del 2015 e gli altri 857mila euro al periodo dal primo gennaio alla fine del 2019. Rispetto alla cifra totale, 987mila euro sono dovuti al Comune per canoni non pagati dagli inquilini e 334mila per spese arretrate. Sempre rispetto al totale complessivo, 234mila euro sono riferibili a possibili casi sociali e per questa situazioni, come accaduto nel 2016, alla fine delle opportune verifiche potrebbe essere il Comune a sostenere le spese, che andrebbero scalate dal totale portando a circa 1,1 milioni la morosità effettiva". Bianchi ha anche spiegato come abbia agito Euro,Pa nei confronti delle morosità pregresse accumulate tra il 2011 e il 2015 (su 61 situazione, 55 individuati come casi sociali), spiegando poi che l’azione di recupero attuale riguarda, invece, 74 posizioni di morosità, per le quali sono già stati emessi 68 solleciti.

Per quanto riguarda, infine, la volontà di proseguire o meno il contratto con il gestore Euro.Pa, lo stesso Bianchi ha poi spiegato che, considerata la complessità della situazione che deve essere affrontata, l’intenzione dell’amministrazione comunale è quella di procedere con una proroga del contratto in corso. "Sono soddisfatto della precisione nelle risposte, non sono soddisfatto delle conclusioni nella maniera più assoluta – è stata la replica di Brumana -. Mancano all’appello ben 1,3 milioni di euro e in questa cifra c’è la dimostrazione della totale inadempienza di Euro.Pa e l’incapacità di attendere a questo compito: Euro.Pa ha nominato un avvocato per il recupero dei crediti solo dopo quattro anni di gestione e gli inquilini hanno avuto così la sensazione di essere autorizzati a non pagare. I casi sociali sono una minima parte: la situazione attuale deriva dal disinteresse di numerose giunte e ritengo che il Comune debba a questo punto interrompere il contratto. La situazione dovrà essere portata alla corte dei conti per far pagare chi ha responsabilità in questa situazione".