LORENZO CRESPI
Cronaca

Contagi sempre più giù E vaccini a pieno ritmo

I nuovi positivi in provincia sono 600 in meno di settimana scorsa (1496 casi) . Scende anche il tasso di incidenza, ben lontano dalla soglia limite di 250

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di Lorenzo Crespi

Dopo le ultime settimane caratterizzate da saliscendi o decrementi limitati inizia a farsi più marcato il calo dei contagi in provincia di Varese. Dal 6 al 12 maggio sono stati 901 i nuovi positivi sul territorio provinciale, quasi 600 in meno della settimana precedente (1496 casi). Scende in maniera decisa in tutta la provincia anche il tasso di incidenza, ormai ben lontano dalla soglia limite di 250. Attualmente si ferma a 100. Cala infine anche la percentuale di tamponi positivi, con un 8,7% a fronte del 10,9% di sette giorni prima. E la situazione di miglioramento generale coinvolge anche le realtà scolastiche. Nella settimana dal 3 al 9 maggio si sono verificati in totale 69 casi nelle scuole del varesotto. Erano 93 nella settimana precedente. Scendono anche le quarantene, che passano da 2016 a 1461. E mentre i contagi sul territorio scendono aumentano invece le vaccinazioni, che proseguono su livelli elevati. "I numeri sono sicuramente confortanti – ha osservato Giuseppe Catanoso, direttore sanitario di Ats Insubria – con la prima dose stiamo arrivando quasi al mezzo milione di vaccinati". Il dato è riferito a tutto il territorio di Ats: per la sola provincia di Varese sono circa 260mila le persone che hanno ricevuto la prima dose e poco meno di 100mila coloro che risultano già coperti anche con il richiamo. Sul fronte delle vaccinazioni domiciliari invece Ats Insubria ha svolto un’attività di analisi volta a verificare se le richieste giunte dagli utenti fossero legittime. Un lungo lavoro di approfondimento, che ha coinvolto i medici di medicina generale, permettendo di riscontrare numerosi casi non appropriati. In provincia di Varese ben il 42% dei pazienti che avevano richiesto la dose a domicilio rientrano in questa categoria.

La motivazione principale è che il soggetto era già stato vaccinato (nel 40,5% dei casi). Nel 13,3% dei casi invece il vaccino è risultato controindicato per motivi di salute oppure è stato rifiutato. Nel 6,5% dei casi il paziente è risultato trasportabile a giudizio del medico di base. Infine c’è un 5,2% di pazienti che nel frattempo sono deceduti. C’è attesa intanto per l’apertura delle prenotazioni dei vaccini agli under 50. Ats Insubria comunica di non aver ancora ricevuto indicazioni ufficiali: l’impressione è che si possa partire già settimana prossima. Da ieri intanto sul portale delle Poste il personale scolastico può tornare a prenotare la propria dose, dopo che il 13 aprile era stata interrotta la possibilità di prenotarsi. Tra Varese e Como sono già stati vaccinati con la prima dose 27mila insegnanti: ne restano circa 2000. Sul fronte vaccinazioni in azienda invece si inizierà probabilmente a giugno, con le attività che saranno svolte negli hub già esistenti.