Busto Garolfo, la casa da film horror

In un appartamento abbandonato sporcizia, degrado e la carcassa di un animale

Busto Garolfo, controlli in un appartamento degradato

Busto Garolfo, controlli in un appartamento degradato

Busto Garolfo (Milano), 20 giugno 2019 - A raccontarla sembra una vicenda da romanzo noir, ma purtroppo l’episodio che ha visto coinvolto Francesco Lista di Busto Garolfo, titolare di un cane di razza American pitbull è tutt’altro che frutto della fantasia. La storia inizia lo scorso mese di marzo con un’inserzione su un sito nella quale Francesco comunica disponibilità alla vendita di alcuni cuccioli di cane. «Avevo inserito l’annuncio e poco dopo sono stato contattato dalla persona interessata – spiega Francesco –, avevo raccolto informazioni sul soggetto che mi erano sembrate positive e quindi ho proceduto alla vendita cucciolo». Vendita che è stata regolarmente pagata a cui ha fatto seguito la registrazione del trapasso dalla Lombardia al Piemonte.

«Dopo aver ritirato l’animale – prosegue Francesco – i contatti con il nuovo proprietario sono avvenuti più raramente e nonostante le mie ripetute richieste di poter vedere foto o video dell’animale, le risposte sono sempre state evasive». La questione si è fatta poi più complessa, dopo che Lista aveva scoperto della mancata presa in carico dell’animale da parte del nuovo proprietario residente in una casa in affitto a Pombia. «Avevo scoperto a maggio che il cane non era ancora stato preso in carico dagli organi competenti della Regione Piemonte e quindi ho fatto un esposto alla Polizia locale». Gli agenti si sono recati all’indirizzo indicato dal nuovo titolare del cane ma, per entrare in casa, hanno dovuto chiedere l’intervento della proprietà dell’immobile che ha aperto agli agenti. «Mi hanno riferito – prosegue Lista – che all’interno è stato trovato tra rifiuti ed escrementi un altro cane morto da tempo dopo per mancanza di cibo ed acqua».

A questo punto sono scattate le indagini per ritrovare il proprietario dei due animali di cui uno introvabile. «Io non ho creduto alle parole del proprietario che mi aveva detto che il cucciolo era stato sbranato dall’altro cane – prosegue Lista - quindi ho cercato di contattarlo in tutti i modi». Dopo diverse soste in alberghi della zona, l’uomo tampinato più volte da Lista ha comunicato la sua posizione. A questo punto sono partite le pattuglie della Polizia locale di Cerro, che lo hanno fermato alla reception di un noto albergo. Per lui potrebbe configurarsi il reato di maltrattamento di animale. Del cucciolo di pitbull però nessuna traccia: nella casa a Pombia è stato trovato solo un cane morto di stenti la cui autopsia potrà rivelare se effettivamente la fame o la ferocia abbiano avuto la meglio sull’altro cucciolo di qualche mese.