Allarmanti i dati su bullismo e cyberbullismo Aumentano le prepotenze legate a pregiudizi

Uno studio rivela che le violenze coinvolgono il 40% degli studenti

Secondo l’Istat nel 2014 più del 50% degli 11-17enni ha subito violenze da parte di coetanei. Le persone coinvolte appartengono a varie fasce di età: il 22,5% riguardava gli 11-13enni, mentre il 17,9% i ragazzi tra i 14-17 anni.

Il 19,8% ha subito tali azioni più volte in un mese mentre per il 9,1% gli atti di prepotenza si sono ripetuti a cadenza settimanale. Il 23% delle vittime appartiene alla fascia tra gli 11 e i 17 anni residenti nel nord del paese. Significativa la differenza tra maschi e femmine nelle forme di bullismo dirette e indirette, le prime riguardanti violenze fisiche, le seconde offese verbali e su Internet. Se tra le ragazze è minimo il gap tra questo tipo di prepotenze (rispettivamente 16,7% e 14%), tra i maschi le forme dirette (17%) sono più del doppio delle altre (7,7%).

La rapida espansione del bullismo ha spinto il parlamento a intervenire con la legge 71 del 2952017. Questo però non è bastato a contenere l’incremento dei casi.

In base agli studi pubblicati sulla piattaforma ELISA riguardanti un’indagine su 314.500 studenti di 765 istituti negli anni 2020-21, in Italia le vittime appartengono al 22,3% degli alunni delle scuole superiori. Le violenze sono avvenute per il 7% sulla base di pregiudizi etnici, per il 6,4% per omofobia; segue il 5,4% di ragazzi disabili vittime dei bulli. (1327 caratteri)