PAOLO GIROTTI
Cronaca

Legnano, 100 incidenti in bici o monopattino in un anno: uno ogni tre giorni. Scontro sui numeri in Consiglio

Il dibattito mette in discussione anche il progetto Bicipolitana, che l’amministrazione sta portando avanti

Un monopattino coinvolto in un incidente stradale, foto generica

Un monopattino coinvolto in un incidente stradale, foto generica

Oltre 100 incidenti in un solo anno riferiti alla "mobilità dolce" sono da considerare tanti o pochi in un contesto come quello della città di Legnano? È su questo quesito che si sono confrontati i consiglieri comunali dopo che, in aula, l’assessore alla Mobilità e trasporti Marco Bianchi ha messo in fila, a fronte di un’interrogazione specifica, i numeri degli incidenti che negli ultimi quattro anni hanno avuto come protagonisti quanti si muovono con sistemi di mobilità dolce e poi, ancor più nel dettaglio, ciclisti e utilizzatori di monopattini elettrici.

Facile comprendere che la discussione ha come obiettivo portare in primo piano anche le diverse posizioni sul progetto Bicipolitana, che l’amministrazione sta portando avanti e che ha provocato numerose polemiche, accese dalle proteste dei cittadini, anche tra le parti politiche. Bianchi ha elencato i dati forniti dalla Polizia locale che riguardano gli anni dal 2020 al 2023, con la dovuta chiave di lettura del 2020 determinata dai vincoli imposti dalla pandemia: il numero dei sinistri totali, quindi relativi a ogni tipo di mobilità, parte dai 345 del 2020 e arriva ai 609 del 2023, passando dai 534 del 2021 e dai 573 del 2022. Di questi hanno riguardato l’utenza debole 60 incidenti del 2020, 84 nel 2021, 107 nel 2022 e, nel 2023, il picco a quota 108.

Da qui si scende poi nel dettaglio del 2023: degli incidenti rilevati dalla Polizia locale, 56 hanno avuto come protagonisti i ciclisti e in 46 casi hanno determinato feriti. Per quanto riguarda la micro mobilità, invece, nel 2023 sono avvenuti 16 incidenti con feriti. Situazione critica, dunque, oppure già favorevole a questo tipo di mobilità se rapportata con i numeri di altre città? Secondo il consigliere di Fratelli d’Italia Stefano Carvelli, il paragone con situazioni assimilabili dimostrerebbe che Legnano i ciclisti stanno già bene così: lo proverebbe l’incidenza dei sinistri di mobilità dolce sul totale a Legnano se paragonata alla realtà di Padova, "città con maggiori percorsi ciclabili realizzati, dove si presume la bici sia usata di più e ci sia sicurezza". Ebbene, secondo il consigliere l’incidenza percentuale tre volte superiore degli incidenti di mobilità dolce registrata a Padova rispetto a Legnano starebbe a dimostrare che la situazione attuale è già soddisfacente e che, di conseguenza, parte degli interventi dell’amministrazione comunale sono sostanzialmente inutili. A partire dai percorsi di Bicipolitana.