ROBERTO CANALI
Cronaca

Vismara appesa a un filo: chiesto l'aiuto della Regione

Sono 164 i lavoratori con il fiato sospeso per l’esito non definito del concordato di Ferrarini, proprietaria del marchio

L'ingresso della Vismara

L'ingresso della Vismara

Casatenovo (Lecco) - Anche la Regione è pronta a scendere in campo per sostenere i lavoratori della Vismara, ancora con il fiato sospeso per l’esito incerto del concordato che riguarda la Ferrarini, proprietaria dal 2000 del marchio brianzolo. Il sindaco Filippo Galbiati di fronte alla IV Commissione Attività Produttive che si è riunita a Palazzo Lombardia ha chiesto il massimo sostegno per l’azienda e i suoi 164 lavoratori, chiedendo un intervento della Giunta regionale e del Governo attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico.

Il rischio è che la soluzione passi sopra le teste dei lavoratori della Vismara i quali, nonostante i buoni risultati produttivi, sono finiti loro malgrado all’interno di un gioco più grande di loro che vede contrapporsi due cordate, dagli interessi diametralmente opposti, interessate a mettere le mani su quel che resta dell’impero Ferrarini. Da un lato ci sono i valtellinesi del gruppo Pini, azienda leader nel settore della bresaola e pronti a fare il salto di categoria entrando dalla porta principale nel mondo dei prosciutti e degli insaccati con l’aiuto di Amco, partecipata dallo Stato, dall’altra c’è la cordata dei creditori capitanata da Banca Intesa, Unicredit, Gsi-Bonterre, Opas e Hp.

Per primi il marchio Vismara è da salvare, per i secondi invece è da vendere rientrando così dai debiti accumulati negli ultimi anni. Oltre alla battaglia per il futuro della Ferrarini alla Vismara sono con il fiato sospeso anche per il ricorso, presentato dalla società spezzina Spienergy, azienda che commercializza gas ed energia elettrica e vanta un credito milionario nei confronti del gruppo, che si è opposta al concordato di Vismara, concluso l’aprile scorso e già omologato. Nei prossimi giorni la questione verrà discussa dal Tribunale di Bologna che dovrà esprimersi sulla fondatezza del ricorso, inutile dire che se venisse ammesso la Vismara rischierebbe di trovarsi in grossi guai.