Un progetto culinario e anche solidale

Dodici chef lombardi creano ricette tradizionali per sostenere una mensa di carità, valorizzando i sapori delle 12 province. Progetto solidale "Con-vivium" con il supporto di 30 aziende.

Un progetto culinario e anche solidale

Un progetto culinario e anche solidale

Dodici piatti per raccontare in 12 mesi, tramite le ricette degli chef più conosciuti, le prelibatezze culinarie delle 12 province lombarde, per sostenere una mensa di carità. L’idea del creativo Paolo Vallara (nella foto) è servita a realizzare un’agenda e un progetto solidale, "Con-vivium", che prende spunto dall’occasione di incontro e condivisione che la cucina, nella cultura italiana, da sempre offre. Trenta aziende lombarde hanno aderito al progetto, come spunto per i regali di fine anno, partecipando alla raccolta fondi a sostegno della Fondazione Comunitaria Lecchese, che nella Casa della Carità, da un anno, offre pasti caldi alle persone in difficoltà. "Quando si pensa alla Lombardia non è il cibo il primo elemento caratteristico che viene in mente - racconta Paolo Vallara - eppure tutte le province lombarde hanno ingredienti prelibati e piatti della tradizione, più o meno conosciuti, che abbiamo voluto valorizzare chiedendo a 12 chef, tra i quali 5 stellati, di partecipare al progetto con una loro ricetta. Ne è nato un racconto collettivo fatto di sapori, creatività e visione che abbiamo immaginato in dialogo con la laboriosità e il lavoro innovativo di tante aziende". Il viaggio della Lombardia a tavola passa da Milano e dalla pasta mista, zuppa di castagne e funghi al vino rosso, coriandolo e alloro di Cracco, per poi arrivare alla ricetta taroz interpretata da Gianni Tarabini a rappresentare la provincia di Sondrio. Attraversa il profumo di marsala dei beligòt cremonesi di Antonio Dell’Oro e fa tappa alla tavola di Cristian Fagone, nella provincia di Bergamo per gustare i funghi porcini con le more per citare alcuni dei piatti raccontati nell’agenda, alla cui realizzazione ha collaborato Federica Lunghi, le foto sono di Alessio Arrigoni. Pa.Pi.