Vetri, sedili e porte: treno distrutto. Blitz dei baby vandali? "Solo noia"

Colico, ripresi dalle telecamere e fermati dalla Polfer: avevano anche rubato le chiavi. Erano recidivi

vandali ripresi dalle telecamere

vandali ripresi dalle telecamere

Colico (Lecco), 5 febbraio 2021 - "Ci annoiavamo». E per ingannare la noia di un venerdì sera di lockdown in zona rossa a bar e locali chiusi hanno devastato un intero treno, spaccando finestrini e divisori tra gli scomparsi, svuotando gli estintori, rubando i martelletti frangicristalli, le cassette del pronto soccorso con le coperte termiche per assistere eventuali feriti in caso di incidenti e le torce luminose d’emergenza e portandosi via anche le chiavi di accensione del locomotore. A distruggere un convoglio parcheggiato in stazione a Colico sono stati nella notte tra il 9 e il 10 gennaio tre ragazzini di 16 e 17 anni, un ragazzo di 19 e un 28enne (di Vercana, nel Comasco) che abitano tutti in zona tra le province di Lecco, Como e Sondrio.

Li hanno identificati e rintracciati gli agenti della Polizia ferroviaria di Lecco e della Locale dell’Alto Lario, che li hanno denunciati per danneggiamento aggravato in concorso, furto e interruzione di pubblico servizio, perché il treno che hanno demolito e saccheggiato la mattina seguente è stato portato in rimessa invece che partire per la prima corsa della giornata. "Per noia", si sono giustificati alzando le spalle come se fosse una risposta scontata a chi ha chiesto loro il perché. Uno dei cinque lo ha anche scritto sul proprio diario in cui ha appuntato fin nei minimi dettagli quanto successo durante la notte brava: sulle stesse pagine sequestrate dagli investigatori durante le perquisizioni scattate ieri all’alba avrebbe annotato anche altre scorribande.

«Siamo arrivati a loro anche grazie alle immagini riprese dalle telecamere del sistema di videosorveglianza della stazione e comunale", spiega il sostituto commissario della Polfer lecchese Pierluigi Danza. "Gli occhi elettronici da soli però non bastano, li abbiamo riconosciuti perché già nei giorni scorsi li avevano fermati per altri vandalismi", aggiunge il comandante della Municipale di Colico Edoardo Di Cesare. I poliziotti, oltre a passare in rassegna i filmati che mostrano chiaramente i cinque ragazzi cannibalizzare il treno e accendere le torce d’emergenza, hanno raccolto anche parecchie prove, come le orme delle scarpe oppure i martelletti frangivetri e la classica lampada dei capotreni ritrovati a casa dei cinque, di cui quattro italiani e un magrebino, che ora devono anche ripagare danni per decine di migliaia di euro.