Travolta dal treno al passaggio a livello Lotta per la vita

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MORBEGNO (Sondrio)

La dinamica è ancora al vaglio delle forze dell’ordine, come si è soliti dire in questi casi. Ma da una prima ricostruzione sembra sia assolutamente da escludere che la donna vittima ieri di un tragico investimento del treno a Morbegno, abbia tentato di togliersi la vita. Insomma, nessun intento suicidiario. Si sarebbe trattato, invece, di un drammatico incidente. Attorno alle 13.30 di ieri Lina Pezzini, 64 anni, residente a Morbegno, con qualche problema di udito, ha cercato di attraversare le sbarre, in quel momento abbassate, al passaggio a livello di via Ganda, nella cittadina della Bassa Valtellina. In un punto in cui, a detta di diversi testimoni, spesso i residenti sono soliti attraversare, incuranti delle barriere abbassate. Quando stava per ultimare l’attraversamento è sopraggiunto il treno. Il macchinista ha poi raccontato agli agenti della Polfer del distaccamento di Lecco, giunti sul posto con i carabinieri della locale caserma, che quando ha visto la donna ha subito suonato e azionato i freni, senza tuttavia riuscire ad evitare l’urto. Il pedone, nell’investimento laterale, ha riportato un trauma cranico commotivo, un trauma al torace e un altro ancora al bacino. Subito sono intervenute in codice rosso (quello di maggiore criticità) ambulanza e automedica il cui personale sanitario ha stabilizzato la paziente, trasportata d’urgenza al Punto di primo intervento di Morbegno (ex ospedale) e da qui poi, in un secondo momento, vista la gravità del quadro clinico, con un elicottero di Areu (Agenzia regionale emergenza e urgenza), decollato dall’elisuperficie di Caiolo, all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

La prognosi della valtellinese è stata definita rigorosamente riservata, in conseguenza delle serie lesioni riportate.

Michele Pusterla