"Siamo da anni nel mirino degli stalker"

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TRAONA (Sondrio)

"Sono almeno due anni che la vita della mia famiglia è diventata un inferno, ossia da quando abbiamo traslocato nell’appartamento di mia madre, morta a Traona, la quale si era trasferita qui anni prima dal Milanese, giunta pure lei dal Sud. Siamo seguiti nei movimenti, di giorno e di notte, ritengo da un gruppo di stalker che monitora i nostri spostamenti e danneggia le auto usate per andare al lavoro piuttosto che al Centro commerciale a fare la spesa". A parlare è Giuseppe Foti, classe 1966, guardia giurata che lavora al Centro riabilitativo di Bellano, o all’ospedale Manzoni di Lecco, origini della famiglia in Calabria, poi trasferita a Milano e, infine, in Valtellina.

"Ho presentato diverse denunce ai carabinieri – ricorda l’uomo – e vorrei che vengano scoperti gli autori dei ripetuti danneggiamenti, iniziati nel novembre del 2020, quando all’esterno della Primaria allora frequentata da mia figlia trovammo la mia auto con evidenti graffi e incisioni. Quel giorno ho pensato all’opera di un vandalo. Ma poi gli episodi si sono susseguiti, ogni volta che andavamo a prendere la ragazzina, finite le lezioni. Quali i motivi di tale accanimento? Sentivamo, talvolta, bisbigliare. Forse perché arriviamo dal Sud? O perché professiamo una fede diversa?". Foti, più volte, ha trovato la vettura con fori nella carrozzeria anche quando si è recato al lavoro, la mattina. Alcune denunce le ha presentate alle caserme di Bellano e Morbegno. "Mi auguro – aggiunge – che un dirigente della Polizia sensibile al caso si interessi delle indagini per proteggerci. C’è qualcuno che, nell’ombra, agisce per indurci ad abbandonare il paese? Se serve a fare luce sugli accadimenti sto valutando la possibilità di presentare un esposto direttamente in Procura a Sondrio". Michele Pusterla