Seduta dietro e senza cintura: un’imprudenza costata la vita

Fatale quell’ultimo giro con i due amici coetanei nonostante il coprifuoco

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Un ultimo giro ancora in auto per salutarsi dopo una serata con gli amici e sarebbero tornati tutti a casa. Ma a casa non è mai più tornata Beatrice Ceraudo (nella foto), la 19enne di Olginate morta domenica sera in un incidente a Valgreghentino rimasta intrappolata tra i rottami della Fiesta guidata dall’amico Angelo I., di 20 anni risultato positivo all’alcoltest. Con loro a bordo c’era un altro coetaneo, anche lui come l’autista uscito vivo dallo schianto. I tre procedevano in direzione opposta rispetto alla strada per tornare a casa nonostante fosse già scattato il coprifuoco: malgrado il ritardo hanno allungato il giro per “rubare” qualche altro minuto che per Bea si è rivelato fatale. Lei sedeva sul sedile posteriore, sporta in avanti tra i due sedili anteriori per parlare con gli amici, senza indossare la cintura di sicurezza. "Non si metteva mai dietro, era molto prudente, metteva sempre la cintura – rivela mamma Rosarina –. O guidava lei o si sedeva davanti, dietro non le piaceva... Se solo si fosse seduta davanti come sempre...". Invece era dietro senza cintura, il guidatore aveva bevuto sebbene non avrebbe dovuto toccare l’alcol perché neopatentato. Quando l’amico ha perso il controllo del mezzo schiantandosi addosso a un albero, lei è stata scaraventata da una parte all’altra dell’abitacolo e catapultata contro il parabrezza senza possibilità di scampo. D.D.S.