"Riprendiamoci Castello Trecchi" Ma serve un milione e mezzo

L’immobile del 1500 a novembre 2022 è stato venduto all’asta a un privato

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MALEO (Lodi)

Il Castello Trecchi diventi patrimonio pubblico. Una petizione con cinquanta firme e una lettera accorata è stata indirizzata all’Amministrazione comunale per capire se esista una strada percorribile perché l’ ente pubblico eserciti il diritto di prelazione rispetto al risultato della vendita all’asta di novembre che ha visto un soggetto privato aggiudicarsi l’immobile del 1500 per un milione e 370mila euro.

La missiva è a firma del comitato “Castello di tutti per tutti“, appena nato anche sull’onda dell’assemblea tenutasi prima di Natale per tastare il polso della popolazione sull’argomento.

La richiesta è incontrare quanto prima il sindaco Dante Sguazzi ed esporgli le motivazioni per cui il Comune potrebbe – e secondo il comitato, dovrebbe – sfruttare il Codice dei beni culturali che norma, appunto, il diritto di prelazione. "Negare questa possibilità significherebbe dire no in maniera definitiva al fatto che il castello diventi un bene pubblico – spiegano dal comitato – Anche solo una fruibilità parziale, limitata alla possibilità di organizzare qualche evento, consentirebbe alla comunità di godere delle potenzialità dell’immobile".

Qualche settimana fa Francesco Bergamaschi, presidente del Consiglio comunale nonché delegato al Patrimonio, aveva messo nero su bianco una cifra indicativa per le spese da sostenere qualora si esercitasse il diritto di prelazione – un milione e 493mila euro per l’acquisto più circa due milioni per il restauro – invitando tutti a stare con i piedi per terra.

"Siamo convinti che una comprensibile perplessità sia alimentata dalle spese di acquisto, di fruizione, di gestione e restauro – ammettono gli esponenti del Comitato – Nessuno vuole mettere in difficoltà l’Amministrazione, ma solo insieme si può raccogliere questa sfida".

Mario Borra