Lecco-Ballabio da riaprire dopo la frana: una corsa contro il tempo

I tecnici: "Dovremmo riuscire a rispettare la scadenza di martedì prossimo per consentire il traffico senza più alcuna limitazione dopo la frana"

I tecnici dell’Anas sul cantiere della Lecco-Ballabio

I tecnici dell’Anas sul cantiere della Lecco-Ballabio

Lecco -  È una lotta contro il tempo e contro la natura quella per riaprire entro la fine delle vacanza di Natale la nuova Lecco – Ballabio. I rocciatori stanno lavorando tutti i giorni senza sosta, anche durante le feste, per bonificare il versante di montagna da cui ormai quasi un mese fa si è staccato un intero costone di 2mila metri cubi per 5mila tonnellate di roccia che hanno travolto e interrotto il raccordo per la Valsassina della Statale 36.

Le condizioni sono proibitive: la parete è molto instabile; ci sono molti detriti e massi potenzialmente pericolanti da disgaggiare; le ore di luce a disposizione per intervenire sono poche; scarseggia lo spazio utile per muoversi in sicurezza senza correre rischio di innescare altre frane e distacchi, che potrebbero investire i tecnici all’opera; nemmeno il meteo aiuta sebbene si temessero possibili nevicate e gelate che invece al momento non si sono verificate. "Dovremmo comunque riuscire a rispettare la scadenza di martedì prossimo per riaprire completamente al transito la strada", rassicurano tuttavia dal cantiere. A premere che si ripristini in fretta, magari anche già da lunedì mattina, il principale collegamento tra Lecco e la Valsassina sono sia gli imprenditori dell’Altopiano, sia gli operatori turistici, già alle prese con situazioni climatiche che non aiutano, perché le temperature troppo alte per la stagione rendono difficile pure l’innevamento artificiale delle piste da sci.

Domani in prefettura è convocata una riunione per tracciare il punto dell situazione. L’obiettivo prioritario al momento è quello di rimuovere tutti i blocchi più grossi che potrebbero ancora crollare, utilizzando sia strumenti manuali tipo martelli pneumatici sia appositi martinetti idraulici con cui divaricare le parti instabili di parete. Una volta eliminato e rimosso tutto il materiale pericolante, lungo il lato a monte della nuova Lecco – Ballabio verrà alzato un bastione in blocchi di cemento armato. Verranno posizionate pure reti paramassi provvisorie. Per ultimare la completa messa in sicurezza con barriere permanenti definitive occorreranno poi almeno altri 60 giorni. Ieri intanto, a causa del recupero dell’ennesimo bus del servizio di trasporto pubblico urbano in panne fermo da Capodanno a Laorca, è stata temporaneamente chiusa al transito in salita la Sp 62, che è la vecchia Lecco – Ballabio, unica alternativa diretta alla nuova Lecco – Ballabio, con conseguenti code chilometriche.