"Quella baldanza ingenua", Comunione Liberazione raccontata in un libro

L'ex assessore Giulio Boscagli offre un'interessante analisi "dall'interno" sulla nascita e lo sviluppo del movimento ispirato dalle idee di don Giussani con la preziosa prefazione del cardinale Angelo Scola

La copertina del libro di Giulio Boscagli

La copertina del libro di Giulio Boscagli

La scelta del titolo - "Quella baldanza ingenua" - la dice già lunga sul processo che ha portato alla nascita di Comunione e Liberazione. Il libro (Teka edizioni, 288 pagine, 20 euro) di Giulio Boscagli, lecchese ed ex assessore regionale alla famiglia, racconta i primi passi del movimento cattolico ispirato dalle idee di don Luigi Giussani e oggi diffuso in tutto il mondo. Un racconto interessante perché da un lato è la testimonianza in "presa diretta" di uno dei protagonisti, l'autore appunto, che quegli anni li ha vissuti, elaborati, fatti propri e oggi presentati con un ricco apparato iconografico attinto dagli archivi dello stesso movimento. Dall'altro il libro offre una fotografia dettagliata dell'Italia - della Lombardia a voler essere precisi - uscita dalla Seconda guerra mondiale e pronta a cavalcare il boom economico. Il periodo preso in esame va dal 1955 al 1968, periodo nel quale i ragazzi di Gioventù Studentesca si raccolgono attorno al messaggio rivoluzionario di un giovane insegnante di religione al liceo Berchet di Milano. La proposta di don Giussani - testimoniare la fede nella vita civile - attecchisce a Lecco e piano piano allargherà il proprio baricentro dalla scuola ai diversi ambiti della società, coinvolgendo non più solo giovani ma anche il mondo adulto.

Giulio Boscagli
Giulio Boscagli

Boscagli racconta dall'interno tredici anni intensi e ricchi di proposte, di attività religiose, culturali, sportive e caritative, capaci di coinvolgere migliaia di studenti. Una scelta di vita che per alcuni di loro, come il cardinale Angelo Scola o suor Rosaria Spreafico, si tradurrà in "chiamata" ai voti per altri - come Roberto Formigoni, ex governatore lombardo o lo stesso Boscagli - in impegno politico. Un processo non sempre lineare e soprattutto non privo di scontri con le stesse gerarchie ecclesiastiche che spesso non vedranno di buon occhio l'autonomia del movimento accusato di una visione troppo "settaria", critica che peraltro rimane attuale per molti detrattori del movimento. Un libro che si legge tutto in un fiato e che aiuta a far luce su una realtà che, comunque la si pensi, ha fatto la storia in un Paese come il nostro dove il dilemma tra fede e impegno politico dei cattolici ha radici lontane.