Porte aperte per diciassettemila

La metà ha già ricevuto il permesso concess a chi lascia il conflitto

Tra gli Stati che hanno aperto le loro porte ai profughi ucraini c’è anche la Svizzera, che ha già accolto 17mila persone in fuga. In molti casi si tratta di congiunti o parenti di cittadini ucraini che già risiedono nella Confederazione Elvetica. Circa 10mila quelli che hanno ottenuto lo stato di protezione “S”, concepito per i cittadini in fuga dalla guerra, secondo i dati della Segreteria di Stato per la migrazione.

La Svizzera sta organizzando la gestione dell’accoglienza su più fronti, per esempio valutando gli stanziamenti per promuovere l’integrazione attraverso corsi di lingua locale per i rifugiati. I profughi ucraini sono stati suddivisi all’interno dei vari Cantoni, ma molti di loro com’è accaduto in Italia sono stati accolti direttamente dai loro connazionali che lavorano in Svizzera.