Lecco, la pm Laura Siani trovata morta in casa

Aveva 44 anni. Figlia di Dino, noto compositore e sorella di Giorgio, ex sindaco di Mandello

Il magistrato Laura Siani

Il magistrato Laura Siani

Lecco, 3 giugno 2020 - Il nuovo sostituto procuratore di Lecco Laura Siani è stata trovata morta nel suo appartamento della centralissima via Cavour. Aveva 44 anni ed era approdata sulle sponde del lago solo a marzo. Si è trattato di un gesto estremo.

A rinvenirla ormai esanime da parecchie ore è stato, lunedì sera intorno alle 20, il suo collega Paolo del Grosso. "Non si era presentata al lavoro e non rispondeva al telefono – racconta attonito il magistrato -. Tramite i condomini e i proprietari dell’abitazione, sono riuscito dopo vari tentativi ad entrare in casa sua da una porta finestra". «Tutti noi ora piangiamo una collega molto brava, molto disponibile e molto attaccata al lavoro, Ci ha lasciato in un dolore irreparabile". Sul posto sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale di Lecco e anche l’anatomopatologo Paolo Tricomi che hanno escluso ipotesi di reato. Insieme agli altri due pm lecchesi Andrea Figoni e Giulia Angeleri si è precipitato lì pure il procuratore capo di Lecco Antonio Chiappani, già assegnato a Bergamo: "Siamo distrutti", è riuscito solo a pronunciare appoggiando sbigottito le mani sul feretro. Il magistrato, che era stata spostata con l’ex procuratore di Sondrio ed ex consigliere del Csm Fabio Napoleone, originaria di Sesto San Giovanni, era figlia del pianista, compositore e direttore d’orchestra Dino Siani, scomparso a Lecco il 3 ottobre 2017 all’età di 81 anni. Il padre aveva lavorato a diverse trasmissioni televisive di successo tra cui Domenica In e con autori importanti come Maurizio Costanzo e Giancarlo Funari.

Il fratello maggiore è invece il Giorgio Siani, 54 anni, sindaco di Mandello negli anni ‘90. Prima di essere trasferita a Lecco era stata per due anni a Palermo dove aveva collaborato con gli investigatori antimafia della Dia occupandosi di inchieste pesanti sulla criminalità organizzata. A Lodi invece aveva collaborato all’inchiesta che aveva portato all’arresto il 3 giugno del 2016 dell’ex sindaco dem Simone Uggetti per turbata libertà degli incanti.