Lecco: addio a Pino Galbani, ultimo sopravvissuto di Mauthausen

Era stato deportato nel lager perché aveva partecipato ad uno sciopero di frabbrica

Giuseppe Galbiti

Giuseppe Galbiti

Lecco, 25 dicembre 2016 – E' morto a novant'anni appena compiuti Giuseppe Galbani, ultimo testimone e unico sopravvissuto tra gli scioperanti delle fabbriche lecchesi del 1944 deportato nei campi di concentramento. Ad annunciarlo questa mattina, giorno di Natale, è stato il sindaco di Lecco Virginio Brivio.

“Se ne è andato stamani in un giorno speciale come era lui, Pino Galbani, unico sopravvissuto degli scioperanti delle fabbriche lecchesi deportato nei campi di concentramento nazisti. Grazie a lui, migliaia di giovani lecchesi hanno potuto conoscere le atrocità commesse in quel buio periodo storico – lo ricorda pubblicamente il primo cittadino -. Pino spronava tutti noi a non dimenticare e a non dare mai per scontati i valori di libertà e democrazia. Insegnamenti che in questi giorni, di fronte a quanto sta accadendo nel cuore dell'Europa, devono restare più che mai vivi nei nostri cuori. Grazie Pino. Un forte abbraccio alla famiglia”.

"Proprio oggi ci ha lasciato Pino Galbani, un esempio per tutti noi - lo ricorda anche Alberto Anghileri, ex segretario provinciale della Cgil e consigliere comunale - Tocca a noi conservare la libertà che tu con i tuoi compagni di lavoro avete conquistato pagando un prezzo durissimo. Mi hai sempre detto che ne è valsa la pena. Non ti dimenticheremo".

L'operaio nel 1944 venne deportato prima nel campo di sterminio di Mauthausen e poi in quello di Gusen I, una prigionia durata 14 mesi, durante i quali dovette assistere impotente allo sterminio di migliaia di persone. Venne internato in seguito alla rappresaglia della camice nere fasciste e dei nazisti contro gli scioperi alla metallurgica “Rocco Briganti”, dove lui lavorava. I nazifascisti arrestarono in tutto 24 uomini e cinque donne, obbligandoli a sfilare alla gogna per Lecco come dei criminali per poi rinchiuderli in carcere a Bergamo prima di trasferirli nel lager.

L'anziano sopravvissuto partecipava a molti incontri pubblici e a conferenze con studenti delle scuole del territorio per raccontare la propria esperienza. Il funerale verrà celebrato martedì. La camera ardente è stata allestita all'ospedale Alessandro Manzoni di Lecco, dove il novantenne, nato il 10 ottobre 1926 a Ballabio, è mancato in seguito al peggioramento delle sue condizioni di salute.