REDAZIONE LECCO

Calolziocorte: "Contro la paura vado a Parigi"

Elisa Castelli ha deciso di sfidare la paura e nei giorni delle feste è partita per la capitale francese di ALESSIA RIVA

Elisa Castelli sotto la Tour Eiffel

Calolziocorte (Lecco), 24 dicembre 2015 - Prenotazioni in forte calo nelle capitali europee per le vacanze di Natale, viaggi di gruppo cancellati anche in Italia e scolaresche «dirottate» verso cittadine considerate più tranquille. L’onda negativa degli attentati di Parigi non si placa, tanto che secondo il Codacons, già durante il Ponte dell’Immacolata, le prenotazioni alberghiere hanno chiuso col segno meno. Gli italiani hanno un timore generalizzato che porta a disdette e annullamenti. Numeri rafforzati dalla scelta degli stranieri, soprattutto americani, cinesi e giapponesi che, dato la presenza di Parigi, Roma e Milano negli scali previsti dai tour europei organizzati, stanno optando per altre mete.

Tanto per fare un esempio, i posti letto romani in coincidenza con l’apertura della Porta Santa di San Pietro e l’avvio del Giubileo erano occupati solo per il 52%. In tutto, calcola Federlaberghi, l’effetto terrorismo sul turismo nella capitale ha segnato un calo di prenotazioni intorno al 20 per cento. Un effetto tutto sommato prevedibile, ma che fa male sia economicamente sia umanamente. Tanto da spingere chi nel settore del turismo ci lavora tutti i giorni, ad intraprendere un’iniziativa personale che vuole lanciare un messaggio chiaro: «continuate a viaggiare, in sicurezza sì, ma senza farvi sopraffare dalla paura». A parlare è Elisa Castelli, agente di viaggio di Calolziocorte, che ha deciso di salire sul primo volo per Parigi e dimostrare che «siamo liberi di spostarci, vivere e aprire i nostri orizzonti».

«Più volte da quando si sono consumati gli attentati di Parigi – spiega la giovane imprenditrice – ho sentito persone che hanno preferito non partire alla volta di capitali europee, così in voga soprattutto a Capodanno, o scolaresche che non vanno più a vedere il Duomo di Milano o ad assistere a spettacoli alla Scala. Mi sono detta: no, non è così che dobbiamo reagire. Così stiamo solo facendo il gioco dei terroristi che vogliono impaurirci e condizionare la nostra vita». Martedì all’alba, perciò, Elisa Castelli è partita per Parigi, dove ha visitato i luoghi degli attentati, i ristoranti, il Bataclan e piazza de La République.

«È strano dire cosa si prova – racconta al suo rientro in città – L’atmosfera sembra ovattata in alcuni punti della città. Nei pressi del Bataclan c’è silenzio nonostante la via trafficata su cui si affaccia. Si percepisce il rispetto per le vittime. Eppure, pochi metri più in là, la vita continua. I turisti scattano foto, i giovani girano in skateboard, le mamme passeggiano coi loro bimbi, i lavoratori raggiungono gli uffici. Le code per salire alla Tour Eiffel non mancano. E nemmeno i controlli, che però sono molto discreti e non contribuiscono a creare senso di ansia tra i passanti, ma solo di rassicurazione. I francesi ci stanno dando una grande lezione: continuiamo a vivere, a viaggiare, a scoprire nuove città e culture». Un viaggio di poco meno di 24 ore ma che ha segnato molto la calolziese. «Gli attentati hanno lasciato un segno indelebile anche in me – continua – perché si sono consumati in luoghi frequentati da giovani, da tutti noi mentre siamo presi dalla nostra quotidianità. Ma dobbiamo essere in grado di trovare il lato positivo anche in questo momento storico così difficile».