Nostra Famiglia, scontro aperto: i lavoratori passano alle vie legali

L’associazione religiosa non recede dall’applicazione del contratto della sanità privata e i sindacati rompono le trattative

Lavoratori fuori dai cancelli della Nostra Famiglia di Bosisio Parini

Lavoratori fuori dai cancelli della Nostra Famiglia di Bosisio Parini

Bosisio Parini (Lecco), 27 novembre 2020 - Rottura definitiva nelle trattative sindacali alla Nostra Famiglia. E ora si passerà alle vie legali: da una parte i vertici dell’associazione con quartier generale a Bosisio Parini, dall’altra le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. Dopo l’ultimo incontro, tenutosi in videoconferenza nelle giornata di mercoledì, non si sono più recuperati i rapporti tra i rappresentanti dei lavoratori e la dirigenza e così i sindacati minacciano di partire con le vertenze. Il pomo della discordia è la decisione dell’associazione religiosa di modificare unilateralmente il contratto applicato ai dipendenti, passando da quello per i lavoratori della sanità privata a un altro utilizzato nelle residenze sanitarie per anziani, che secondo i lavoratori andrebbe in una direzione peggiorativa.

«Questa decisione unilaterale è l’ultima di una serie infinita di posizioni assunte dall’associazione in questi mesi di trattative: cambieranno in maniera padronale il contratto a 1.600 lavoratrici e lavoratori, mentre ai restanti 400 dipendenti concederanno un’applicazione del contratto con un’interpretazione sempre unilaterale – affermano Catello Tramparulo (Fp Cgil), Franca Bodega (Cisl Fp) e Vincenzo Falanga (Uil Fpl) –. Il totale disprezzo nei confronti di chi assiste tutti i giorni con impegno le persone più fragili, i bambini, ha fatto saltare tutte le regole". «Il disprezzo, insieme all’arroganza dei dirigenti, non ci consente di andare oltre: da oggi la mobilitazione diventa lotta e si procede anche con le vertenze legali". I sindacalisti chiamano in causa Regione Lombardia e i politici del territorio: "Con queste decisioni La Nostra Famiglia si pone fuori dalla sanità privata: cosa intende fare la giunta regionale rispetto all’utilizzo di risorse pubbliche per l’accreditamento di strutture sanitarie che però disapplicano vergognosamente il giusto contratto nazionale?". «Chiediamo inoltre un intervento immediato da parte del ministero della Salute. Bisogna fare luce sulle modalità di gestione dell’Irccs, l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, soprattutto dopo le ultime decisioni". Le organizzazioni sindacali fanno sapere di avere già inoltrato centinaia di procure ai lavoratori per far partire immediatamente le vertenze individuali. "In queste ore incontreremo a livello locale i nostri legali per sollevare innanzi al giudice del lavoro".