DANIELE DE SALVO
Cronaca

Merate, né stipendio né tredicesima: protestano le addette alle pulizie

In servizio all’istituto geriatrico Frisia. Il Trivulzio non paga regolamente le fatture alla cooperativa

Merate, né stipendio né tredicesima: protestano le addette alle pulizie

I loro figli sotto l’albero di Natale non troveranno alcun regalo la mattina del 25 dicembre. Non hanno potuto comprarli. Le 17 addette alle pulizie che prestano servizio all’Istituto geriatrico e riabilitativo Giuseppina e Costantino Frisia di Merate non hanno ancora ricevuto lo stipendio di novembre, non incasseranno quello di dicembre e non prenderanno neppure la tredicesima. Eppure si sono sempre comportate bene, hanno lavorato e lavorano con professionalità e non si sono tirate mai indietro dallo svolgere con scrupolo il loro compito, anche durante la pandemia, quando nella casa di riposo dove svolgono servizio è divampato un letale focolaio di Covid.

Il problema è che dal Pio Albergo Trivulzio, a cui, oltre la Baggina di Milano, fa capo pure la casa di riposo meratese, non pagano con regolarità le fatture dovute alla Celsius, la società che gestisce in appalto le pulizie nella storica rsa brianzola da cui le 17 addette dipendono dallo scorso dicembre. "Ho dovuto chiedere la sospensione del pagamento delle rate del mutuo – racconta per tutte Maria Milioti, 50 anni, da 17 incaricata di garantire un ambiente decoroso, pulito e igienico a pazienti e operatori del Frisia, che ieri, insieme a tutte le colleghe ha incrociato le braccia e scioperato –. Non ho nemmeno i soldi per la benzina o il biglietto del treno per venire al lavoro. Non so come tirare avanti e non riesco più a mantenere mia figlia che ha 20 anni e mio marito che è fermo dal lavoro anche lui".

"Si tratta di lavoratrici, con contratti a part-time – spiegano Marco Paleari, segretario organizzativo di Filcams CGIL Lecco segretario organizzativo della Filcams Cgil Lecco, e Elena Pavan di Fisacat Cisl Monza Brianza e Lecco –. Percepiscono stipendi bassi, che variano da 480 a massimo 700 euro. Non è solo una questione economica, ne va della loro dignità personale di donne costrette ora a dipendere da altri". Le prime difficoltà erano emerse fin dal passaggio alla Celsius, poi la situazione sembrava essersi risolta, salvo poi precipitare di nuovo. Incontri, tentativi di mediazione e accordi per ricevere almeno parte degli stipendi purtroppo non hanno portato a nulla: da qui la decisione di scioperare, al Frisia di Merate, come al Trivulzio di Milano, dove gli addetti alle pulizie sono un centinaio.