Alessandro, morto in montagna: "Soccorritori di grande umanità"

I genitori del ragazzo deceduto sul Legnone hanno voluto incontrare i volontari per ringraziarli

L’incontro di mamma Daniela e papà Francesco con gli operatori della Delegazione Lariana

L’incontro di mamma Daniela e papà Francesco con gli operatori della Delegazione Lariana

Lecco - Avrebbero tanto voluto riportare a casa Alessandro vivo, invece non hanno potuto nulla per salvarlo, perché quando si sono messi in marcia per cercarlo, lui era già morto. Mamma Daniela e papà Francesco sono però grati lo stesso ai tecnici del Soccorso alpino e a tutti i soccorritori che per tre interminabili e difficili giorni, Epifania compresa, hanno rischiato la vita per il loro Alessandro, affinché avessero almeno un feretro su cui piangere e una tomba per ricordarlo.

A poco meno di due mesi di distanza dall’incidente in montagna che il 4 gennaio è costato la vita ad Alessandro Bisi, il 21enne di Saronno precipitato dalla cima del Legnone, i genitori hanno voluto incontrare i volontari del Soccorso alpino della stazione della Valsassina e Valvarrone della XIX Delegazione Lariana, per conoscere e ringraziare di persona quanti hanno riportato comunque a casa il loro Alessandro, sebbene morto.

Con loro hanno ringraziato anche i finanzieri del Sagf, Soccorso alpino della guardia di finanza, i carabinieri della Forestale e i vigili del fuoco che hanno partecipato alle ricerche insieme ai tecnici del Cnsas, il sindaco di Valvarrone Luca Buzzella, sempre presente al centro di coordinamento dei soccorritori allestito al rifugio Roccoli Lorla di Introzzo, e l’ex prefetto di Lecco Castrese De Rosa.

«È stato bello trovarsi, conoscerci e mettere il germe di un bel rapporto di amicizia tra chi ha la passione della montagna – spiegano commossi i volontari del Soccorso alpino di Valsassina e Valvarrone –. Il rispetto e il legame che i familiari di Alessandro ci hanno dimostrato rappresentano una gratificazione molto importante, specialmente nei momenti più difficili, quando è fondamentale mantenere solida la motivazione che ci serve per continuare a impegnarsi nelle attività di soccorso per le persone in difficoltà". Mamma Daniela e papà Francesco avevano già chiesto a tutti gli amici loro e di Alessandro di ringraziare i soccorritori e sostenerli con una raccolta fondi durante il funerale del figlio "per la dedizione e l’umanità dimostrate dai volontari delle squadre di soccorso".