Mandello, delizie gourmet in tavola

Da una cucina storicamente povera nascono piatti tipici, soprattutto a base di pesce, che conquistano i gastronomi

Migration

Sono molto famose le cucine regionali Italiane, ma anche quella lariana merita la giusta attenzione. Gli ingredienti del territorio, stretto tra lago e monti, sono storicamente poveri. I piatti tipici sono perlopiù a base di pesce, un tempo vera risorsa dei Mandellesi, e dei limitati prodotti agricoli. Proponiamo comunque un menù poco noto ma ricco di portate.

Tra gli antipasti scegliamo i missoltini e gli agoni in Carpione. I primi (in dialetto missultitt o missulten, conosciuti anche per la canzone del gruppo locale di Davide Van De Sfroos) sono preparati principalmente con agoni che un tempo venivano essiccati al sole. In alcune località lariane è ancora possibile vederli stesi al sole sulle reti.

Tra i primi piatti la proposta è tra ravioli ripieni di luccio o riso con pesce persico. I ravioli sono una recente invenzione gastronomica per trovare un utilizzo alimentare di un pesce dalle carni particolarmente legnose e poco saporite. Il luccio, non autoctono, arriva dalle acque dolci della Russia, Europa e Nord America, ed è stato introdotto nel 1900 in alcuni laghi prealpini della Lombardia. Più conosciuto è il riso con il pesce persico: cucinato un risotto con brodo di pesce, viene completato con un filetto di persico infarinato e fritto in burro e salvia.

Passando ai secondi, graditi a noi ragazzi sono i mondeghini o mondeghili, polpettine preparate con gli avanzi tritati di casa (arrosto, mortadella) legati con uova, prezzemolo, timo, formaggio grattugiato o mollica di pane ammollata nel latte. Infine, i mondeghini vengono fritti nel burro, come vuole la tradizione.

Questo piatto è rappresentativo della lotta allo spreco alimentare e di una sorta di globalizzazione antica.

Come contorno, proponiamo la cicoria tagliata fine fine, usanza del Lario, oppure, come alternativa, i topinambur lessati, dal gusto amaro.

Passiamo alle golosità: dai biscotti Pan de Mei originariamente preparati con farina di miglio e aromatizzati con i fiori di sambuco essiccati raccolti sulle nostre montagne agli Oss de mort preparati con nocciole e insaporiti dai chiodi di garofano.

Per una fetta di torta, si può scegliere tra la tradizionale Miascia o Meascia e la più moderna torta Grigna. La Miascia era preparata per le occasioni speciali con frutta secca, farina di mais e il siero di latte (lacett in dialetto), scarto di lavorazione dei formaggi. Erano i primi anni del 1900 quando il pasticciere mandellese Micheli si recò con il piroscafo in Inghilterra e, partecipando ad un concorso alla corte d’Inghilterra, vinse proprio con una torta di sua invenzione che chiamò Grigna, in onore della montagna del suo paese.

La ricetta è segreta, quella originale è in mano ad una pasticceria di Mandello. Sicuramente gli ingredienti principali sono nocciole e mandorle non troppo finemente tritate e caffè oppure cacao. La torta viene decorata e completata c una crosticina di zucchero a velo, che ricorda le cime innevate della Grigna.