"Lo stop ai tir? Non lo rispettano"

Il transito dei tir e dei mezzi pesanti in centro a Calolziocorte continua, anche se da tempo è stato emesso il divieto

Controlli della Polizia locale (foto di repertorio)

Controlli della Polizia locale (foto di repertorio)

Il transito dei tir e dei mezzi pesanti in centro a Calolziocorte continua, anche se da tempo è stato emesso il divieto. I i mezzi pesanti che arrivano da Lecco, giunti alla rotonda tra via Mazzini e Corso Dante, devono scendere verso il lungolago De Gasperi e rimettersi sulla provinciale in corso Europa, dopo avere percorso via Padri Serviti. Uguale percorso deve fare chi deve andare verso Lecco. Mezzi che a volte, con autisti che fanno i furbi, non osservano il divieto di transito lungo corso Europa e corso Dante per arrivare nel territorio di Vercurago, per poi raggiungere Lecco e la Valtellina. Di questa situazione sono molti i residenti, del centro, che si lamentano per il rumore che i bestioni della strada fanno nel pieno della notte. "A volte si è svegliati dal frastuono", dice Fabio Corti. Se ne parla anche nell’angolo dove si riuniscono i pensionati in mattinata.

"Io dormo già poco e a volte appena addormentato mi svegliano di colpo", dice un altro pensionato. Per tenere sotto controllo anche questa situazione, il comando della polizia locale, comandato da Andrea Gavazzi, ha una sofisticata apparecchiatura per controllare tutti i punti d’accesso sul territorio comunale di Calolziocorte, con la possibilità di lettura delle targhe. L’assessore alla polizia locale Luca Caremi: "Da una statistica elaborata dal comando della polizia locale, di notte di mezzi pesanti ne transitano in centro a Calolziocorte sono una media di 15, per la maggior parte con targhe straniere, e quindi molto difficili da raggiungere. Basti pensare che nell’arco delle 24 ore i mezzi che transitano nella nostra zona superano le 22.000 unità, e di questi circa 2.000 sono mezzi pesanti. Già il deviare per buona parte il traffico pesante sul lungolago, ha portato un grosso beneficio, anche per quanto riguarda l’inquinamento".

Vladimiro Dozio