Lierna, tenta di salvare l’amico e annega: choc per la morte di Patrizio Antonio

Patrizio Antonio Catena, 23 anni del Milanese, stava nuotando di fronte a Riva Bianca

Patrizio Antonio Catena

Patrizio Antonio Catena

Lierna (Lecco), 26 luglio 2020 - «Siamo arrivati, va tutto bene", ha scritto in messaggio WhatsApp alla mamma appena giunto a Lierna. Invece non è andato per niente tutto bene. Mentre il suo migliore amico che stava annegando veniva tratto in salvo, lui nella foga di raggiungerlo per aiutarlo è affogato, senza che nessuno inizialmente nemmeno se ne accorgesse. A morire ieri mattina nelle acque del Lago di Como al largo della Riva Bianca è stato Patrizio Antonio Catena di 23 anni di Pozzo d’Adda, provincia di Milano. Mentre nuotava insieme all’amico di sempre Antonio Crosera di 25 anni di Giussano, quest’ultimo ha cominciato ad annaspare per un malore: per recuperarlo da riva si è subito tuffato in acqua Edo Gilardoni, campione di casa di triathlon, che lo ha trascinato al sicuro all’asciutto. "Dov’è finito il mio amico? Dov’è lui? Era vicino a me, perché adesso non c’è più?", ha ossessivamente urlato in preda al panico il 25enne quando si è ripreso, realizzando di essere rimasto solo. È stato in quel momento appena che si è compreso che in acqua c’era anche il 23enne.

«Mi hanno subito allertato per cercarlo, ho insossato maschera e bombole e mi sono immediatamente immerso – racconta Luca Marcelli, 49 anni, trentadue dei quali da sub, che lì vicino gestisce una società nautica -. Non ho impiegato molto a individuarlo nonostante l’acqua torbida e le alghe sul fondale. Era a circa cinque metri di profondità. Vedendolo ho subito realizzato che aveva pochissime speranze di salvezza se non nulle perché era lì sotto da troppo tempo". Sul posto sono intervenuti in forze i sanitari del 118 con i volontari del soccorso di Bellano e i vigili del fuoco, ma le condizioni del giovane milanese sono parse immediatamente disperate, per questo sono stati mobilitati anche i soccorritori dell’eliambulanza di Sondrio che per guadagnare minuti preziosi si sono calati sulla spiaggia con il verricello. Hanno tentato di rianimarlo a lungo, per qualche istante è parso che potesse riprendersi, ma dopo un’ora di manovre cardipolmonari non hanno potuto altro che constatarne il decesso. Ad avvisare i genitori di Patrizio Antonio della sciagura è stato il sindaco di Pozzo d’Adda Roberto Botter.