Lecco-Bergamo, arriva la svolta

L'onorevole Fragomeli assicura: "Firmato il decreto che statalizza la strada"

I residenti di Chiuso protestano

I residenti di Chiuso protestano

Vercurago (Lecco), 16 maggio 2019 - La nuova Lecco–Bergamo non è più una strada provinciale, ma una statale. Significa che i milioni e milioni di euro necessari che mancano all’appello per ultimare i lavori fermi al palo nella galleria tra Calolziocorte e Chiuso non verranno presi dalle casse di Villa Locatelli, ma arriveranno da Roma, poiché dell’intervento dovranno occuparsene i tecnici di Anas. Ad annunciarlo è il deputato dem lecchese Gian Mario Fragomeli, che ha bruciato tutti sul tempo, compresi gli onorevoli e i senatori leghisti del territorio come Antonella Faggi, Paolo Arrigoni e Roberto Paolo Ferrari, nonostante, a differenza loro, sieda sui banchi di opposizione.

«Si avvia a conclusione la procedura per il passaggio ad Anas della Sp 639 Lecco–Bergamo – comunica Fragomeli -. Mi è stato infatti comunicato che l’altro il presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici Donato Carlea ha finalmente firmato il decreto che definisce il cambio di competenze per la Lecco-Bergamo». Ora il decreto deve superare lo scoglio dei componenti delle diverse commissioni parlamentari competenti, sia alla Camera, sia a Palazzo Madama, ma pare si tratti di una pura formalità. «Come ho già avuto modo di spiegare, i vantaggi di questo passaggio di competenze sono evidenti - spiega il deputato dem -. Con la statalizzazione della strada, il compito di reperire i fondi necessari al completamento dei lavori sarà di diretta competenza del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Al momento della riprogettazione degli interventi necessari, inoltre, ciò garantirà anche una maggiore celerità delle procedure, senza dimenticare che, una volta completati i lavori, la manutenzione non spetterà più all’Amministrazione provinciale, con un evidente risparmio per l’Ente di tempo e risorse». «Confido quindi - conclude Fragomeli - che tutti i parlamentari del territorio presenti nelle commissioni interessate diano il loro fattivo contributo affinché si arrivi celermente alla conclusione dell’iter e al reperimento delle risorse mancanti».