Lago di Como, inquinamento e siccità preoccupano

L'allarme della Goletta dei Laghi di Legambiente: scarichi fognari e concentrazione di inquinanti in quattro campionamenti su sei

Il campionamento dell'acqua effettuato da un volontario di Legambiente

Il campionamento dell'acqua effettuato da un volontario di Legambiente

Lecco - Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno è inquinato, anzi fortemente inquinato. Quattro campionamenti su sei effettuati in altrettanti punti del lago alla foce dei torrenti dai volontari e dai ricercatori della Goletta dei Laghi di Legambiente sono risultati positivi a sversamenti fognari o acque non depurate per le eccessive concentrazioni di enterococchi e escherichia coli.

Le zone critiche sono quelle della foce del torrente Valle dei mulini a Bellano, del torrente Esino a Perledo, del Meria a Mandello, che sono risultate «fortemente inquinate» e del canale Borgo Francone a Colico, risultato inquinato. Disco verde invece alla foce del Bione a Lecco e del Fallavesa a Vercurago.

In parte è colpa della siccità e dei corsi d'acqua in secca.«La situazione della sponda orientale del Lario anche quest’anno non è positiva, molti i punti critici -  commenta Valentina Minazzi, vicepresidente di Legambiente Lombardia –. Ciò, anche a dispetto del fatto che spesso i torrenti presso i quali facciamo i campionamenti siano secchi e non contribuiscano quindi all’apporto diretto di scarichi. Possiamo forse pensare che la siccità abbia contribuito a ridurre la diluizione e a concentrare di più gli inquinanti, ma questa ipotesi non ci può rassicurare. Anzi. Proprio questa condizione ci conferma ancor di più la necessità di accelerare gli interventi e l’attenzione verso le nostre acque».

Il Lario attualmente è al minimo storico del periodo per quanto riguarda il livello dell'acqua e conserva solo il 5% della sua capacità di invaso. Gli invasi montani stanno trattenendo quasi 200 milioni di metri cubi di acqua, mentre il Lario stesso dispone appena di 13 milioni di mc di acqua nel suo invaso regolato.

«A Colico l'ultimo tratto del torrente Inganna è asciutto – spiega Costanza Panella, presidente del circolo di Legambiente Lario Sponda Orientale -. Nonostante la presenza diffusa per un lungo tratto di ninfee con la loro azione di fitodepurazione, è risultata inquinata la foce del canale Borgofrancone che raccoglie lo scarico del depuratore, da tempo considerato insufficiente e oggetto di un ampliamento i cui lavori sono in corso. La foce del torrente a lato della spiaggia di Oro a Bellano è risultata fortemente inquinata ed è necessaria una verifica degli scarichi domestici a monte. Tra Perledo e Varenna il prelievo nel lago, perché l'Esino alla foce si è presentato asciutto, e anche a Mandello del Lario alla foce della Meria sono risultati fortemente inquinati».