In Lombardia 30mila nidi e 6mila coppie

In Lombardia, il ricercatore Roberto Ambrosini ha censito quasi 30mila nidi e 6mila coppie di rondini. Il numero delle rondini è diminuito del 60%, ma alcune specie trovano rifugio in "monumenti vivi" come chiese e torri. L'associazione "Monumenti vivi" monitora queste aree per la conservazione della biodiversità.

In Lombardia 30mila nidi e 6mila coppie

In Lombardia 30mila nidi e 6mila coppie

In Lombardia sono stati censiti quasi 30mila nidi e 6mila coppie di rondini che ogni anno arrivano nella nostra regione. A contarli è stato Roberto Ambrosini, ricercatore di Biologia dell’Università della Bicocca di Milano, insieme a un esercito di un centinaio di guardie ecologiche volontarie. Si stima che il numero delle rondini sia crollato del 60%, molto di più che nel resto d’Europa. I "monumenti vivi" censiti, dove rondini e altri uccelli hanno trovato casa, sono invece al momento una ventina. Li monitorano gli attivisti dell’associazione “Monumenti vivi“ appunto. Si trovano a Brescia, Brivio, Boltiere, Calolziocorte, Jerago con Orago, Mantova. Melegnano, Milano, Ponti sul Mincio, Sant’Angelo Lodigiano, Taino, Tradate e Varese.

Si tratta di chiese, campanili, torri, palazzo storici, cascine corte, diventate le case non solo di rondini e rondoni, ma anche di balestrucci, taccole, gheppi, cinciarelle, merli, allocchi, civette, codirossi, pigliamosche. "Il nostro scopo è la valorizzazione della natura e dell’ambiente, con particolare riferimento alle specie animali che utilizzano i "monumenti vivi", intesi come edifici utilizzati dalle specie come sito riproduttivo o come area di rifugio", spiega il presidente Marco Cucco.

D.D.S.