PIERANGELO PANZERI
Cronaca

Il Garante da Carlo Gilardi "Privato della sua libertà"

Lecco, dopo la visita nella Rsa Airoldi e Muzzi sarà presentata la richiesta al sottosegretario del Ministero alla Salute: "Il professore deve tornare a casa"

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di Pierangelo Panzeri

"Carlo Gilardi deve tornare a casa", la richiesta è del garante nazionale dei diritti delle persone private dalla libertà personale, Mauro Palma, che ha visitato la Rsa Airoldi e Muzzi e chiesto l’intervento del Ministero della Salute. La vicenda va al cuore della giustizia e il garante coinvolgerà il Ministero competente su quanto deciso dal tribunale di Lecco.

Dopo la visita del Garante nazionale nella Rsa Airoildi e Muzzi di Lecco e l’incontro con il professor Carlo Gilardi sarà presentato un documento con una richiesta ben precisa al Sottosegretario del Ministero alla Salute, Pierpaolo Sileri, che tra l’altro ha già avuto un contatto telefonico con il 90enne, ospite dal 30 ottobre scorso della casa di riposo. E’ stata anche chiesta una documentazione sull’attività svolta dal tribunale di Lecco e su quanto è stato svolto in questi sei mesi per un’analisi completa della situazione.

Poi sarà avanzata dal garante una richiesta alle autorità competenti: "Cosa è stato fatto in questi sei mesi per liberare Carlo Gilardi?", Esclusa la vicenda penale, che ha un suo percorso, c’è un secondo aspetto, quello della libera personale e del il rispetto della volontà del professor Carlo Gilardi. Il presidente Mauro Palma e con la dottoressa Gilda Losito, responsabile dell’Unità operativa "Privazione della libertà nell’ambito delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e assistenziali" del Garante nazionale, hanno incontrato per un paio d’ore il professor Carlo Gilardi e al termine il presidente Mauro Palma ha sottolineato che la visita ha fornito la possibilità di verificare la sussistenza di adeguate condizioni di accoglienza, pur confermando il contesto – ribadito in molteplici occasioni da Carlo Gilardi – della sua ferma e persistente opposizione alla propria permanenza nella struttura.

"Si tratta di una situazione che evidenzia il conflitto tra la volontà della persona e le decisioni adottate in ragione di una sua tutela e che finisce col determinare una privazione di fatto della sua libertà personale – ha rimarcato Mauro Palma -. Il suo desiderio, ribadito anche nel corso del colloquio, è di ritornare a una vita libera e agreste in quello da lui riconosciuto come proprio ambiente di vita". Il garante al termine dell’incontro ha ribadito: "Il perpetuarsi di una situazione che limita, di fatto, la possibilità di autodeterminazione di una persona, senza l’effettiva costruzione di percorsi che possano condurre a un graduale e supportato ritorno al proprio contesto abitativo e di vita, pone seri problemi relativamente ai diritti fondamentali di libertà e non sia ulteriormente sostenibile".