I figli di mamma Isis in carico ai bulciaghesi

"Non ci tireremo indietro e faremo tutto ciò che è necessario" commenta il sindaco Cattaneo

Alice Brignoli con il marito Mohamed Koraichi

Alice Brignoli con il marito Mohamed Koraichi

di Daniele De Salvo

I quattro figli di mamma Isis sono stati affidati al Comune di Bulciago. Spetta quindi ai contribuenti bulciaghesi fronteggiare le spese per pagare la retta e assistere in una comunità protetta i quattro figli di Alice Brignoli, ora di 42 anni, che nel febbraio del 2015 aveva abbandonato il paese per trasferirsi nel Califfato insieme ai tre bimbi: Ismail che aveva 6 anni, Ossama che ne aveva 4 e S’ad di appena 2, a cui poi si è aggiunto un quarto fratellino concepito e nato alla fine del 2019 nei territori dello Stato islamico.

Sono stati venerdì i giudici del Tribunale per i minorenni di Milano ad affidare agli assistenti sociali i quattro minori. Lo hanno comunicato con una mail. "Non sappiamo ancora cosa ciò comporti, abbiamo chiesto un incontro per chiarirlo – ha commentato il sindaco Luca Cattaneo – Per quanto ci riguarda ribadiamo che comunque non ci tireremo indietro e faremo tutto ciò che ci compete ed è necessario". Era stato proprio lui all’indomani della liberazione loro e della madre dal campo profughi di Al Hol in Siria, dove erano rinchiusi da dopo la capitolazione dei miliziani di Daesh, a offrirsi a nome dell’Amministrazione locale di aiutarli nonostante ufficialmente non siano nemmeno più residenti in paese, poiché l’alloggio municipale in cui abitavano insieme ai genitori è stato nel frattempo assegnato ad altri. Già prima che venissero trascinati nell’inferno del Califfato il Comune contribuiva al loro sostentamento con aiuti economici, che tuttavia la madre e il padre 35enne marocchino naturalizzato italiano Mohamed Koraichi, morto in una prigione curda per un’infezione intestinale la settimana prima del rimpatrio della moglie e dei figli, hanno utilizzato anche per organizzare il viaggio di cinque giorni in auto verso Daesh.

È probabile che i bambini in futuro verranno adottati da estranei, poiché la nonna pure per ragioni anagrafiche potrebbe non disporre dei requisiti per occuparsene. Intanto ai quattro ci deve pensare il Comune nonostante si tratti di un costo e di una incombenza notevoli insieme a un legale nominato loro tutore.