Lecco, 28 novembre 2024 – Addio a Giancarla Riva Pessina, protagonista e tra le ultime testimoni lecchesi viventi della Resistenza e dell'antifascismo. Aveva 94 anni. Classe 1930, del rione di Pescarenico, figlia di commercianti.
A indicarle la strada sono stati il padre, socialista perseguitato e picchiato dai fascisti, e i suoi due fratelli gemelli, arruolati a forza il giorno di Natale 1939 al compimento del 18esimo compleanno, e poi diventati partigiani dopo l'8 settembre 1943. Un partigiano, Emilio Pessina, lo ha poi anche sposato.
“Con lei scompare una testimone diretta degli scioperi del 7 marzo 1944 – spiegano dalla Cgil lecchese -. Quel giorno si stava recando al corso di avviamento professionale che frequentava quando vide alcuni lavoratori legati e caricati sui camion dai fascisti, che li consegneranno poi ai nazisti per la deportazione nei campi di sterminio”.
L'impegno sindacale e sociale
Tra loro c'era anche Pino Galbani, divenuto poi reduce del lager di Mauthausen, scomparso il giorno di Natale del 2016 all'età di 90 anni. Un'esperienza, quella del rastrellamento degli scioperanti, che ha segnato profondamente Giancarla, che nel 1946 si era iscritta alla Cgil: “Dovette avere l’autorizzazione dei genitori per iscriversi in quanto ancora minorenne”, racconta il segretario generale provinciale Diego Riva. Giancarla è stata poi delegata sindacale della Cgil ed è stata una delle fondatrici dell'Udi, l'Unione donne italiane.
È stata poi la prima donna italiana a diventare membro di un Cda di un'azienza pubblica, l'Apt di Lecco. Tra il 1983 e il 1988 è stata inoltre consigliere comunale, come indipendente del Pci. Nel 2004 è stata scelta come presidente provinciale dell'Anpi.
Il cordoglio
“Una donna, una personalità forte e determinata, che si è distinta per il suo impegno civile, nella lotta antifascista prima e nel mantenerne vivo il ricordo poi, nonché nella promozione dei valori alla base della democrazia e dei diritti faticosamente conquistati negli anni più difficili della nostra storia recente -la ricordano il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni e la vicesindaca Simona Piazza -. Un fulgido esempio di coraggio e dedizione per tutti noi, ma anche e soprattutto per le giovani generazioni". “Giancarla ci ha lasciato per il suo importante viaggio, sempre in piena libertà – sono le parole dell'ex onorevole Lucia Codurelli, sua amica e compagna politica e sindacale -. La sua vita è stata contraddistinta per le sue lotte, da giovanissima fino alla fine, per la libertà, per la difesa della costituzione, per un paese più eguale. Grazie, idealmente, continueremo insieme”