Fiocchi Munizioni: dal record delle esportazioni alle preoccupazioni per il futuro

Il passato, il presente e il futuro della società sono stati l’oggetto di un dibattito pubblico

Nello stabilimento di Lecco

Nello stabilimento di Lecco

Lecco, 12 novembre 2017 - Dagli stabilimenti della Fiocchi Munizioni di Lecco, fondata nel 1876, escono proiettili che finiscono in tutto il mondo. Stati Uniti soprattutto, e poi Germania, Spagna, Francia, Svizzera, Belgio, Albania, Indonesia, Taiwan, Kuwait, Giordania, Marocco, Tunisia, Oman, dove le esportazioni sono aumentate del 3mila per cento, Pakistan in cui si registra un aumento delle vendite del 1.300 per cento. Il 7% delle esportazioni italiane di armi e munizioni dipende proprio dalla storica Spa di via Santa Barbara, patrona degli artificieri e degli armaioli. Solo nel 2016 il fatturato è stato di 140 milioni e rotti di euro, 100 milioni dei quali derivanti dal settore industria e difesa, che significa forze di polizia ma anche esercito, cioè guerra, morti e feriti, specialmente in alcuni Paesi.

L’impennata dal 2011 in poi è stata impressionante. Ma gli eredi del capostipite e fondatore Giulio Fiocchi non sembrano intenzionati ad accontentarsi e ora vogliono scalare anche i listini della Borsa inglese e americana, la London stock exchange e Wall street, motivo per il quale si sta perfezionando un’operazione che permetta di traghettare la holdco, la vecchia compagnia, verso una nuova srl già costituita controllata da un fondo di Luca Cordero di Montezemolo e figlio.

Il passato, il presente e il futuro della società sono stati l’oggetto di un dibattito pubblico che si è svolto l’altra sera allo spazio A lume di candela di Lecco: si sono confrontati il sindacalista della Fiom– Cgil Mauro Castelli da una parte e l’analista della Rete del disarmo e componente dell’Opal, cioè l’Osservatorio permanente sulle armi leggere, Giorgio Beretta dall’altra, con in mezzo, con il compito di organizzatore della conferenza e di moderatore il giornalista Duccio Facchini dell’associazione per la legalità Qui Lecco Libera.

«I dipendenti della Fiocchi Munizioni sono 654 – ha spiegato il delegato sindacale -. I contratti vengono stipulati direttamente con i diretti interessati, senza passare da agenzie di lavoro. Mediamente ogni anno dai 20 ai 40 precari vengono assunti a tempo indeterminato». Il messaggio è stato chiaro: «La Fiocchi Munizioni assume, produce, investe, permette a 654 persone e alle loro famiglie di vivere. Di spostarla, chiuderla, convertirla non se ne parla». «Simili industrie servono per produrre le armi e le munizioni di cui abbiamo realmente bisogno o servono per alimentare guerre, terroristi, dittatori e violazioni dei diritti umani?», ha tuttavia domandato il pacifista.