Esodo estivo sulla Statale 36 Mezz’ora per 10 chilometri

Ieri i vacanzieri in coda verso lago di Como, Valsassina e Valtellina. E stasera bollino nero per il rientro dei turisti mordi e fuggi della domenica

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di Daniele De Salvo

Statale 36 da bollino rosso per l’esodo di massa dell’ultimo fine settimana di luglio verso il lago di Como, le montagne di Valtellina e Valsassina, le località in provincia di Sondrio. E questo pomeriggio, dopo l’ondata di partenze dell’altro ieri e di ieri dei vacanzieri del weekend e quest’oggi in mattinata dei villeggianti toccata e fuga della domenica, scatta il controesodo dei milanesi e dei brianzoli di ritorno in città.

Per questo la Statale del Lago di Como e dello Spluga, che con i suoi 150 chilometri d’asfalto collega l’hinterland metropolitano direttamente alle porte della provincia di Sondrio, e dove nei periodi di punta e nei tratti più congestionati sfrecciano oltre 105mila veicoli al giorno, è nell’elenco delle strade italiane più ad alto rischio di traffico molto intenso, insieme alle principali autostrade, le direttrici per il mare e i grandi raccordi nazionali.

Un’anteprima di quanto probabilmente succederà tra qualche ora la si è avuta ieri mattina, con tempi di percorrenza di oltre mezz’ora per compiere appena la decina di chilometri che separano Costa Masnaga, in Brianza, da Lecco, con gli automobilisti bloccati in colonna o in marcia a passo d’uomo all’interno del traforo del Monte Barro o del tunnel dell’Attraversamento di Lecco. Oltre al traffico preoccupano pure incidenti e imprevisti, perché la Statale 36, oltre a risultare la strada più trafficata del Nord Italia, è considerata pure tra le più pericolose sia per scontri e carambole sia per frane, smottamenti e allagamenti.

"La Statale 36 registra volumi di traffico particolarmente rilevanti che la rendono paragonabile a un’autostrada e che, in caso di eventi che impattino sulla sua normale percorribilità, possono produrre, quasi inevitabilmente, gravi turbative al normale flusso veicolare, con i connessi rischi per la sicurezza pubblica e per la tempestività e l’efficacia degli interventi di soccorso", conferma il prefetto di Lecco Sergio Pomponio, che ha convocato a rapporto i vertici delle forze dell’ordine del territorio, della Polizia stradale della Lombardia, dei vigili del fuoco e del 118, i dirigenti di Anas e i funzionati della Viabilità di Comuni e Amministrazione provinciale per mettere a punto un piano di pronto intervento.

Per limitare disagi e intoppi sono stati intanto smantellati tutti i cantieri. Inoltre è stato deciso di incrementare ulteriormente i controlli. È stato poi istituito un comitato operativo uguale a quello per le autostrade, per gestire in fretta eventuali emergenze. Insieme alla Statale 36 sono osservate speciali pure la Sp 72 sulla sponda lecchese del lago e la Regina su quella comasca.