Crollo del ponte di Annone, quattro anni dopo: il pensiero va all’unica vittima

Cerimonia di commemorazione con i familiari di Claudio Bertini che ad oggi non hanno ancora ricevuto alcun risarcimento

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di Daniele De Salvo

"Chiediamo consolazione per i familiari e giustizia". A invocare conforto e giustizia per i familiari di Claudio Bertini è stato ieri mattina il parroco di Annone Brianza, don Davide Consonni, durante la cerimonia dove il 68enne di Civate è morto il 28 ottobre 2016, schiacciato dal cavalcavia della Sp 49 sulla Super Milano–Lecco che gli è crollato addosso mentre stava tornando a casa al volante della sua Audi SA3 Sportback trasformata d’improvviso in un sarcofago. Alla breve commemorazione, svolta all’imbocco del nuovo ponte inaugurato a inizio luglio 2019, ha partecipato anche Augusta Brusadelli, vedova della vittima di quello che sembra essere stato un disastro annunciato per il quale nessuno al momento ha pagato: ad ora infatti non è ancora stato versato alcun risarcimento, un ingegnere che nel 2012 aveva redatto una perizia senza rilevare anomalie se l’è cavata con un patteggiamento a un anno e due mesi di carcere che non sconterà mai perché la pena è stata sospesa mentre il processo per gli altri quattro imputati è appena cominciato e potrebbe finire in prescrizione. Proprio la vedova insieme al sindaco di Annone Patrizio Sidoti ha depositato un vaso di fiori, insieme ai colelgi di Civate Angelo Isella e di Suello Angelo Valsecchi.