Lecco, costruttori all’attacco: "Il governo ci penalizza"

All’assemblea di Ance Lecco e Sondrio le critiche del presidente Sergio Piazza. Poi il confronto sugli effetti delle Olimpiadi 2026

Determinato l’intervento del presidente Ance Lecco-Sondrio, Sergio Piazza

Determinato l’intervento del presidente Ance Lecco-Sondrio, Sergio Piazza

Lecco, 30 novembre 2019 - «La burocrazia sta vincendo e le nostre azienda stanno morendo», è l’attacco che ieri sera Sergio Piazza, presidente di Ance Lecco e Sondrio, ha sferrato al Governo durante l’annuale assemblea dei Costruttori. «L’articolo 4 del DL 124 - ha proseguito Piazza - ci impone degli obblighi che le aziende faranno fatica a seguirà dal punto di vista organizzativo: il Governo ci deve dire chiaramente se intende rilanciare le aziende e il sistema Italia oppure affossarle». Il presidente Ance Lecco e Sondrio ha svelato che l’edilizia lecchese e valtellinese stava uscendo da dieci anni di crisi con un incremento di ore lavorate del 4,5 per cento nel corso del 2019, ma le decisioni del Governo ci stanno penalizzando». «La burocrazia - ha detto Piazza - ci costa dieci volte in più del’aumento dell’IVA. Se vogliamo salvarci dobbiamo proseguire sulla strada della semplificazione e sconfiggere la burocrazia che ha radici antiche nello Stato».

L’assemblea annuale di Ance, che ha visto la presenza delle autorità lecchesi e valtellinesi e i presidenti delle associazioni imprenditoriali, è stata l’occasione per discutere le prospettive future e le ricadute sul territorio lecchese e valtellinese delle Olimpiadi Invernali 2026. «Sarà un’occasione unica - ha affermato Gian Maria Castelli - per il nostro territorio e in quest’ottica dobbiamo fare squadra». Raffaele Galdi, ricercatore dell’Università Bocconi, ha illustrato lo studio e la ricaduta sul territorio lombardo delle Olimpiadi Invernali 2026: attività prodotti pari a 2 miliardi e 819 milioni di euro, con un valore aggiunto di 1 miliardo e 218 milioni di euro, 22.170 occupati nel periodo dell’evento e più di 3 milioni di presenze. «Per avere degli effetti positivi - ha sottolineato Raffaele Galdi - occorre agire da subito e a livello di squadra: il confronto è con Torino 2006 che ha avuto un impatto a livello economico elevato, superiore a quello delle altre province piemontesi». «Nel caso del 2026 - ha aggiunto - si tratta di Olimpiadi diffuse sul territorio, dovremo essere pronti in più ambiti».

Al confronto è intervenuto Carlo Mornati, segretario generale del Coni, che ha evidenziato gli impegni che attendono i territori interessati dalla Olimpiadi e vedono un impegno finanziario del Cio per un miliardo. Le Olimpiadi invernali del 2026 garantiranno sviluppo per la Lombardia, in particolare nelle province di Sondrio e Lecco. Sono previsti potenziamenti in chiave sportiva e turistica, l’aggiornamento delle infrastrutture e il miglioramento dei collegamenti stradali e ferroviari. L’assessore regionale agli Enti Locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori, e il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega ai Grandi eventi sportivi, Antonio Rossi. «In chiave Olimpiadi - ha spiegato l’assessore Sertori - stiamo lavorando all’adeguamento delle infrastrutture e al potenziamento dei collegamenti Milano-Lecco, Bergamo-Lecco e Lecco-Alta Valtellina. Dopo il completamento della tangenziale di Morbegno e il finanziamento di quella di Tirano, i cui lavori inizieranno nel 2020, bisogna concentrarsi sull’ultimazione di quella di Sondrio. E sugli interventi infrastrutturali fondamentali sulle statali 36 e 38».

«I Giochi olimpici invernali del 2026 – ha concluso il sottosegretario Rossi - rappresentano senza dubbio un’importante opportunità per far vincere anche i nostri territori, con un gioco di squadra pubblico-privato. Auspico coinvolga numerosi settori della nostra economia. Con la realizzazione e il completamento di infrastrutture extra sportive riusciremo a migliorare notevolmente la qualità della vita di cittadini e residenti».