Non sono il Po, ma quando rompono gli argini, il torrente Bevera e Gandaloglio sono in grado di allagare Molteno come il grande fiume inondò Brescello e gli altri paesi della Bassa Reggiana durante la grande alluvione del ‘51. Per questo, dopo l’inondazione dello scorso settembre che ha sommerso case, capannoni e strade provocando danni per milioni di euro ma fortunatamente nessun feriti, per valutare la situazione si sono scomodati per un sopralluogo in paese pure i tecnici di Aipo, l’Agenzia interregionale per il fiume Po appunto. "Molteno rientra tra le 15 aree della Lombardia che presentano un grave rischio di allagamento – avverte il sindaco Giuseppe Chiarella, insieme all’assessore Andrea Bassani -. È un dato che deve sempre essere tenuto in alta considerazione". Per cercare di limitare i disagi e i danni in vista di una possibile successiva grande piena, che non si sa quando ma che certamente si ripeterà, verrà realizzato un by-pass. "Servirà per mitigare il rischio esondazione del centro paese – spiega il primo cittadino -. Si tratta di una particolare opera idraulica che servirà per convogliare le acque dal torrente Bevera in località Raviola nel torrente Gandaloglio in località Sirone-Molteno".
È stato confermato un contributo di 850mila euro per l’intervento. Il sindaco vuole essere lui con i funzionari comunali a gestire l’appalto, per controllare che tutto si svolga per il meglio e in fretta. "Vogliamo essere pienamente partecipi nella realizzazione di importanti opere idrauliche come questa – conferma Giuseppe Chiarella - Le difficoltà sono tante, soprattutto quando è necessario pretendere da altri enti pubblici particolari interventi e coordinarne l’esecuzione. Tuttavia, la serietà e competenza che ci è stata riconosciuta costituiscono motivo di orgoglio per continuare a lavorare su una strada oramai ben tracciata". D.D.S.