Coronavirus, ricoverata in Germania: torna dopo quasi due mesi

Trasportata a Colonia insieme ad altri contagiati nell’ambito del piano di cooperazione europea

Il Pronto soccorso del Manzoni saturo di ambulanze nel pieno della pandemia

Il Pronto soccorso del Manzoni saturo di ambulanze nel pieno della pandemia

Lecco, 29 maggio 2020 - Dopo quasi due mesi di ricovero in un ospedale tedesco lontana da casa quest’oggi tornerà finalmente in Italia la lecchese di 66 anni che a inizio aprile, insieme ad altri tre pazienti, era stata trasferita con un ponte aereo in una clinica della Westfalia in Germania per essere curata dal coronavirus perché i posti scarseggiavano al Manzoni di Lecco. La donna è guarita dalla Covid-19, non necessità più di terapie intensive e non è nemmeno più infettiva, per questo può tornare indietro. Tuttavia non si è ancora ristabilita, occorre che affronti un periodo di riabilitazione m al presidio di Villa Beretta di Costa Masnaga.

Gli operatori sanitari di Colonia che si sono occupati al meglio e con successo di lei, la affideranno ai colleghi di Areu in partenza dall’aeroporto di Linate con un jet civile appositamente attrezzato che poi la riaccompagneranno ad Orio al Serio. Con lei anche un secondo paziente italiano di 70 anni che verrà trasferito in ospedale a Bergamo. Ad occuparsi del viaggio di andata erano stati invece i piloti, i medici e il personale sanitario e tecnico specializzato che con un velivolo da trasporto Airbus A310 adibito a reparto di Terapia intensiva volante, avevano trasferito la lecchese e altri pazienti lombardi fino all’aeroporto di Konrad Adenauer di Colonia-Bonn nell’ambito di una delle tante missioni di cooperazione europee in aiuto al nord Italia.