REDAZIONE LECCO

Coronavirus, "Tutti osservati, ma chi controlla il drone?"

I sindaci chiamano i “top guns, l’opposizione di Merate vuole vederci chiaro: «Non sappiamo dove vanno a finire i dati»

Controlli con i droni

Merate (Lecco), 28 aprile 2020 - Il Grande Fratello ci osserva. Anche dal cielo. In molti paesi i sindaci hanno chiamato di rinforzo i piloti di aeromobili a pilotaggio remoto, cioè i droni, per controllare il territorio dall’alto, verificare che nessuno si avventuri fuori casa senza motivo e pattugliare dall’alto anche le zone meno accessibili via terra, come boschi e sentieri di montagna e campagna. Succede a Merate ad esempio, a Calolziocorte e a Valmadrera dove gli agenti della Polizia locale hanno reclutato “top guns“ di quadricotteri telecomandati dotati di telecamere per perlustrazioni e ricognizioni aeree. Chi siano però nessuno o pochi lo sanno, come non si sa dove finiscano le immagini catturate dall’alto, come vengano utilizzate e chi ne abbia accesso. Per questo dai banchi del gruppo di opposizione «CambiaMerate!» vogliono vederci chiaro e chiedono rassicurazioni al borgomastro Massimo Panzeri che ha ordinato il decollo dei droni, che possono essere utilizzare solo rispettando precise regole stabilite dagli esperti dell’Enac, l’Ente nazionale dell’aviazione civile.

«I soggetti incaricati di affiancare gli agenti della Polizia locale sono stati formalmente nominati ausiliario di polizia giudiziaria – chiedono conto i consiglieri di opposizione Aldo Castelli, Patrizia Riva, Gino del Boca, Alessandro Pozzi e Roberto Perego in una puntuale interrogazione -. Quante persone sono state effettivamente controllare nell’ambito delle attività d’istituto degli agenti della Polizia locale mediante o con l’ausilio di aeromobili a pilotaggio remoto dal 23 febbraio ad oggi? Quante sanzioni amministrative sono state irrogate in violazione della disciplina sulla riduzione degli spostamenti? Eventualmente quante notizie di reato sono trasmesse all’autorità giudiziaria?». E ancora: «Quali garanzie siano state fornite in relazione alla protezione dei dati personali? In particolare c’è raccolta, elaborazione e archiviazione delle immagini di ripresa, chi ha accesso a tali dati e quali misure sono utilizzate per prevenire gli usi non consentiti? Che tipo di riprese sono effettuate? Vengono ripresi anche luoghi della vita privata? Come è possibile avere accesso a tali dati? Quali sono le modalità e il termine della loro distruzione?».