Civate, rinviato il varo del ponte: altri sette giorni d’attesa

Il cavalcavia di Isella è il “gemello” della struttura crollata ad Annone nel 2016 Il ritardo per ragioni tecniche. Durante il “montaggio” chiuderà la superstrada

I lavori per il rifacimento del cavalcavia sulla statale 36

I lavori per il rifacimento del cavalcavia sulla statale 36

Lecco, 9 marzo 2020 -  Il nuovo ponte di Isella di Civate non c’è ancora. Il varo del cavalcavia sulla Milano–Lecco, al posto di quello chiuso all’indomani del disastro capitato al “gemello” di Annone, franato il 28 ottobre 2016, per il rischio che crollasse anch’esso, è stato rimandato di una settimana al prossimo week-end. Lo slittamento dell’operazione, inizialmente prevista per l’altra sera, è dovuto a ragioni prettamente tecniche ed era stato già preventivato un possibile rinvio in caso di problemi. La struttura portante del viadotto, che consentirà ai circa 300 abitanti di Isella di scavalcare la statale 36 senza essere obbligati ad allungare il giro di parecchi chilometri, verrà posizionata dalle 19 di sabato alle 8 di domenica: durante le 13 ore verrà completamente interdetto al passaggio un tratto di Superstrada, mentre l’attigua via Provinciale chiuderà i battenti già dopodomani, mercoledì, per consentire il posizionamento della potente gru per muovere l’impalcato preassemblato che ormai da un paio di mesi attende di essere collocato sulle spalle di sostegno.

«La chiusura di via Provinciale probabilmente comporterà qualche disagio a livello locale – spiega il sindaco Angelo Isella - Rimarrà chiusa per sette giorni, sebbene speriamo che i tecnici di Anas possano magari velocizzare le procedure". Quanti vivono e lavorano a Isella, reclusi ormai da tre anni e mezzo su una specie di isola delimitata su tre lati dall’acqua del lago di Annone e sul quarto dalla Statale per il blocco del cavalcavia, nonostante i lavori in corso, potranno ugualmente muoversi in caso di emergenza, grazie a un varco a loro riservato. Il nuovo ponte è a prova di disastro, in grado di reggere il passaggio in contemporanea di due tir da 108 tonnellate: sarà più alto e a campata unica e, oltre che di marciapiedi, disporrà di una pista ciclabile indipendente. Prima del taglio del nastro bisognerà tuttavia pazientare ancora per l’allestimento e l’asfaltatura del piano viario, la realizzazione dell’impianto di illuminazione e le altre finiture.