"Cinque morti bianche in sette mesi, servono più controlli"

Allarme dei sindacati dopo l’ incidente che è costato la vita a Ion Cojocaru, investito da un camion in manovra

Cinque morti bianche in appena sette mesi in provincia di Lecco, più altri due lecchesi morti sempre sul lavoro altrove, in provincia di Monza. L’ultima vittima lunedì mattina a Introbio: Ion Cojocaru, Ivan come lo chiamavano tutti, operaio moldavo di 58 anni che dal 2016 abitava a Pasturo, dipendente alla Edil Benedetti. È stato investito da un camionista in manovra appena fuori da cancelli della ditta dove era regolarmente assunto dal 2019: sembra che Ion si sia accasciato a terra per un malore improvviso e l’autotrasportatore che stava effettuando una retromarcia non lo abbia visto e lo abbia investito. "Ancora una volta ci troviamo davanti all’ennesima tragedia – denunciano all’unanimità i sindacalisti Ivan Altomare, Roberto Scotti e Veronica Versace, rispettivamente segretari provinciale di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil -. I nostri rappresentanti della sicurezza territoriali sono accorsi in cantiere subito dopo la tragica notizia, cercando di comprendere meglio quanto fosse accaduto, ma al momento la dinamica resta ancora da accertare. Dall’inizio del 2022, una lunga scia di sangue nel nostro territorio, ha portato ad avere il triste risultato di 5 vittime sul lavoro. Quella dei morti sul lavoro, specie nel settore edilizio, è una vera e propria piaga sociale cui si può rimediare solo attraverso una vera e propria inversione di tendenza che ha alla base un nuovo approccio alla sicurezza , che deve essere vista come un investimento e non come un costo". Almeno tre dei morti per incidenti sul lavoro erano impiegati in questo settore. Per questo i sindacati chiedono più formazione e più controlli. D.D.S.