Centro sportivo ancora in bilico A maggio la riapertura

La struttura è stata chiusa a gennaio per fallimento

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di Daniele De Salvo

Partenza a scoppio ritardato per i nuotatori e gli appassionati di fitness del centro sportivo comunale di Merate. La struttura, chiusa da inizio gennaio per fallimento, avrebbe dovuto riaprire inizialmente entro fine marzo, poi per aprile, ma non succederà prima di maggio. Mancano all’appello tutte le pratiche per il passaggio di consegne ai nuovi gestori. Qualche dettaglio in più sulle tempistiche lo fornirà a breve l’assessore allo Sport Alfredo Casaletto, in pressing sui manager della società che prenderanno in mano la situazione lasciata dai predecessori della coop Gestisport che avevano in appalto 9 impianti in mezza Lombardia costretti a portare i libri in tribunale per un buco in bilancio di almeno 15 milioni di euro. "Mercoledì prossimo riferirò in Commissione consiliare dove fornirò ulteriori ragguagli – spiega l’assessore -. Occorre formalizzare la costituzione della nuova associazione temporanea di imprese a cui seguirà l’immissione in possesso della struttura". Della precedente Ati che ha ampliato e completamente ristrutturato "in leasing" il centro sportivo di via Giacomo Matteotti fanno parte la Spa dei campi in sintetico Italgreen che tuttavia intendono farsi da parte, la Srl di impianti sportivi Tipiesse e Iccrea Banca per la parte finanziaria.

Le pratiche si stanno rivelando più complicate e lunghe del previsto e così i 1.200 iscritti ai corsi di nuoto e i 2.500 sportivi che frequentavano la palestra devono aspettare ancora. Lo stesso vale per i circa 80 collaboratori sportivi rimasti senza lavoro che dovrebbero essere reclutati dai nuovi gestori. Resta chiuso pure l’impianto privato di Oggiono, coinvolto sempre nel "crack Gestisport": sarebbero state riscontrate alcune problematiche, per Pasqua tuttavia potrebbe essere annunciata la data della riapertura. "Cooming soon", "stiamo arrivando", campeggia sulla pagina social dello Stendhal sporting club di Oggiono, sperando che la prima visione del ritorno in acqua e in palestra non venga rimandata ulteriormente.