Castello Brianza, picchiato perché difende il figlio. Il branco: è nato tutto sui social

Verranno tutti denunciati a piede libero la quindicina di giovani che la notte di Hallowen hanno pestato il 53enne

Banda in azione (foto repertorio)

Banda in azione (foto repertorio)

Castello Brianza (Lecco), 7 ovembre 2018 - Verranno tutti denunciati a piede libero la quindicina di giovani che la notte di Hallowen hanno picchiato in strada a Castello Brianza il papà di 53 anni di Colle che ha “osato” rimproverarli per difendere il proprio figlio 20enne, vittima dei loro continui insulti. Dagli accertamenti, che risulta siano ancora in corso, sta emergendo che la sorta di faida tra ragazzi di bande rivali e di paesi diversi è scaturita tutta suoi social network con post offensivi e insulti reciproci, minacce e allusioni volgari.

Quando il padre 53enne ha tuttavia cercato di porre fine a quel persistente e insistente scambio di messaggi su Facebook che proseguiva da diversi mesi, divenuto insopportabile per il figlio, la violenza dalla realtà virtuale è sfociata direttamente nell’esistenza reale, come se gli aggressori, nonostante si tratti di maggiorenni non di ragazzini né adolescenti, non sappiano distinguere i confine tra mondo di internet e vita reale. Chi ha avuto modo di parlare con loro sostiene che alcuni non si siano neppure ancora resi conto della gravità del loro gesto, né che rischiano un’accusa per lesioni personali gravissime dolose con una possibile condanna fino a dodici anni di prigione, tanto meno che non hanno ferito il personaggio di un videogioco ma una persona in carne ed ossa, adesso ricoverata in ospedale al San Leopoldo Mandic di Merate che ne avrà almeno per un mese, forse di più, e potrebbe essere sottoposta a un intervento chirurgico e riportare lesioni permanenti.