Cassa integrazione per 18mila "Dato in calo, ma lontani dal 2019"

Negli ultimi 24 mesi sul Lario complessivamente si sono perse 13 milioni e mezzo di giornate di lavoro

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di Daniele De Salvo

Diciottomila persone in cassa integrazione nel 2021 tra le province di Lecco e di Como. Significa che l’anno scorso mediamente un lavoratore su 23, compresi i dipendenti pubblici e liberi professionisti che in cig non ci vanno e abbassano il rapporto che altrimenti sarebbe più elevato, è rimasto a casa in cassa sulle sponde del Lario: 5.660 su 150mila occupati nel Lecchese e 13.275 su 260mila nel Comasco. I numeri sono in netto calo rispetto al 2020 travolto dallo tsunami della pandemia: in provincia di Lecco si stima fosse stati messi in cassa 13mila dipendenti, 22mila in quella di Como, per un totale di 35mila, cioè quasi il doppio. Le cifre del ricorso agli ammortizzatori sociali restano tuttavia molto lontane da quelle del 2019 senza Covid, quando vennero concessi a meno di mille lavoratori a Lecco e meno di 2mila a Como, cioè rispettivamente a 56 e al 371% in meno rispetto al 2021.

Stesso andamento pure per le ore complessive di cassa integrazione autorizzate, tra ordinaria, straordinaria e in deroga: 11 milioni e mezzo di ore in provincia di Lecco, che sono il 56% in meno delle 26 milioni e mezzo del 2020 ma il 476% in più delle 2 milioni di ore del 2029 e in provincia di Como 25 milioni e mezzo, pari al 40% in meno delle 45milioni del 2020 ma il 597% in più delle nemmeno 4 milioni di ore del 2019. E come se negli ultimi 24 mesi siano andate perse tra Lecco e Como 13 milioni e mezzo di giornate lavorative e quindi di paga quotidiana. "Il nostro rapporto sulla cassa integrazione nelle province di Como e Lecco relativo all’anno 2021 rispetto al 2020 conferma il miglioramento della situazione economica nei due territori – commenta Salvatore Monteduro, segretario generale della camera sindacale territoriale della Uil del Lario -. C’è però da registrare che se si confronta l’anno 2021 con il 2019 si nota che siamo ancora lontani dal raggiungere gli obbiettivi pre-pandemia". A dicembre inoltre si è verificato un rialzo del ricorso alla cassa, in entrambe i territori rispetto a novembre.